In Campania riaprono i negozi di abbigliamento per bambini: molte telefonate ma pochi clienti
Questa mattina, martedì 14 aprile, in Campania è scattata la prima parte della cosiddetta Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, quella che segna la ripresa, seppure lenta e graduale, dal lockdown: sul territorio regionale, come disposto dal presidente Vincenzo De Luca, seguendo il Dpcm del governo dello scorso 10 aprile, hanno riaperto i battenti quegli esercizi commerciali che mettono in vendita abbigliamento e articoli per i bambini. Come disposto dall'ordinanza regionale, questi negozi rimarranno aperti soltanto due giorni a settimana, il martedì e il venerdì, dalle ore 8 alle ore 14. A Napoli, capoluogo campano, gli esercenti hanno passato gran parte di questa prima giornata dopo la chiusura forzata durata oltre un mese ad effettuare pulizie straordinarie e ad allestire vetrine e negozi con gli articoli primaverili. Piccola curiosità: molti clienti hanno telefonato ai negozi per modificare le taglie dei vestiti ordinate per tutte quelle cerimonie – battesimi e comunioni – che sono state rimandate a causa del Coronavirus. Soltanto in pochi, invece, si sono recati fisicamente negli esercizi commerciali.
Il decreto governativo dello scorso 10 aprile sancisce, a partire da oggi, anche la riapertura di librerie, cartolerie e cartolibrerie. In Campania, dal momento che il decreto lascia libertà alle singole amministrazioni regionali, il governatore De Luca ha però ritardato la riapertura di tali esercizi commerciali, che invece alzeranno nuovamente le saracinesche dopo il 3 maggio, data di fine del lockdown a livello nazionale, almeno secondo le ultime indicazioni. "Con riferimento alle attività di commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria e commercio al dettaglio di libri, tenuto conto che alle esigenze di approvvigionamento dei beni in questione si può sopperire mediante l’apertura – già consentita- delle edicole, tabaccai, supermercati ed altri negozi, e con la grande distribuzione via internet e multimediale, abilitata alla vendita di tali prodotti, occorre, allo stato, differire la riapertura fino al 3 maggio 2020" si legge nell'ordinanza della Regione Campania.