In scooter per le strade di Napoli armati di pistola e colpo in canna
Girano in scooter per le vie del centro di Napoli, armati di pistola e con il colpo in canna. Scoperti però dagli agenti di polizia, i due prima di essere arrestati hanno anche provato a "giocarsi" un'ultima carta, puntando la pistola proprio contro le forze dell'ordine: ma non è servito, perché gli agenti sono riusciti a disarmarli ed immobilizzarli prima che potessero fare danni.
I due, D.R. di diciannove anni, e E.T., di ventuno, entrambi napoletani e pregiudicati, sono finiti così a Poggioreale, e dovranno ora rispondere dalle accuse di porto e detenzione di arma clandestina da guerra con relativo munizionamento, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. I due erano erano a bordo di uno scooter Honda Sh su via Roma, la via dello shopping napoletano a ridosso dei Quartieri Spagnoli ed alle spalle di Piazza Municipio. I poliziotti in zona hanno però notato subito qualcosa di strano nei due ed in particolare nel passeggero, che teneva le braccia conserte come a voler nascondere qualcosa.
Intimato l'alt per un controllo, i due hanno quindi tentato la fuga mentre i poliziotti si sono lanciati all'inseguimento, riuscendo a bloccarli. A quel punto, il passeggero ha puntato l'arma contro i poliziotti, ma è stato subito bloccato e disarmato assieme al suo complice. Dai controlli di rito è emerso che l'arma puntata contro le forze dell'ordine era una pistola semiautomatica MP 446 Viking, calibro 9×19 parabellum, con matricola abrasa, proiettile in canna e caricatore rifornito di 6 colpi 9×19 Luger, mentre addosso i due avevano anche tre telefonini cellulari. Da una successiva perquisizione in casa del diciannovenne nel Rione Pallonetto di Santa Lucia, sono state ritrovate un'altra pistola semiautomatica con matricola abrasa, calibro 7,65 marca Galesi, con caricatore con tre proiettili, un porta-tesserino con una placca della Guardia di Finanza nonché 53 proiettili di vario calibro. Tutto il materiale è stato prontamente sequestrato, mentre per i due dopo le formalità di rito sono scattate le manette e l'apertura delle porte d'ingresso del carcere di Poggioreale.