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Incendio in discoteca a Bucarest, gravi le condizioni della napoletana Tullia Ciotola

Tullia Ciotola, studentessa napoletana a Bucarest per il progetto universitario Erasmus, era nella discoteca della capitale quando è divampato l’incendio. Una trave infuocata l’ha colpita mentre cercava le sue amiche. La giovane ha subito gravi danni ai polmoni.
A cura di Angela Marino
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Sono critiche le condizioni di Tullia Ciotola, la ragazza napoletana rimasta gravemente ferita nell'esplosione avvenuta il 31 ottobre in una discoteca di Bucarest, in Romania. La giovane si trovava nel locale dove era in corso una festa che vedeva ospiti oltre 400 persone, quando alcuni fuochi d'artificio sono esplosi generando un vasto incendio. Le vittime sono al momento 29, mentre altre 140 persone sono ricoverate negli ospedali della capitale romena tra le quali una dozzina in condizioni gravi.

Discoteca in fiamme, la dinamica dell'incendio

La ragazza, una studentessa dell'Università Orientale di Napoli, si trovava a Bucarest per l'Erasmus. Era andata in discoteca insieme ad altri studenti del progetto, due spagnoli, un turco e un tedesco. Quando è scoppiato l'incendio Tullia si era allontanata per andare a cercare delle amiche ed stato allora che una trave infiammata le è caduta addosso. La ragazza è stata immediatamente soccorsa e trasportata all'ospedale Spitalul Clinic de Urgență dove è ricoverata con ustioni sul 50% del corpo.

Gravi le condizioni di Tullia Ciotola, compromesso il sistema respiratorio

Danneggiati dalle gravi ustioni sono soprattuto i polmoni: l'apparato respiratorio della giovane è infatti gravemente compromesso. Le condizioni della ragazza escludono al momento qualsiasi possibilità di un trasferimento dal nosocomio della capitale romena ad una struttura ospedaliera italiana. Quando è stata soccorsa la giovane era in evidente stato di shock e vagava alla ricerca dei documenti che sono andati in fiamme, circostanza che ha comportato il ritardo nell'identificazione. I genitori della giovane ieri sono volati a Bucarest al capezzale della ragazza. La Farnesina, intanto, si è attivata per offrire il sostegno necessario ai genitori della ragazza.

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