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Incidente sulla A13, distrutta una famiglia intera: 19enne napoletano accusato di omicidio stradale

Un 19enne napoletano è accusato di omicidio stradale nei confronti dell’intera famiglia morta nell’incidente avvenuto sull’autostrada A13. Il 19enne è risultato comunque negativo all’alcol test, mentre i risultati dei test antidroga ancora non sono disponibili.
A cura di Enrico Tata
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L'incidente sull'A13- foto vigili del fuoco
L'incidente sull'A13- foto vigili del fuoco

Un 19enne napoletano è accusato di omicidio stradale nei confronti dell'intera famiglia morta nell'incidente avvenuto sull'autostrada A13. Stando a quanto ricostruito sarebbe stata proprio la Ford Fiesta guidata dal ragazzo a tamponare il camper sul quale viaggiavano papà, mamma e figlia piccola. Tutti morti. Per motivi ancora da chiarire, la Fiesta avrebbe tamponato il Fiat Ducato, che poi si è capovolto, è finito in mezzo alla carreggiata ed è stato travolto da un pullman. Secondo le indagini, il 19enne avrebbe preso la patente solo da qualche mese, dalla scorsa primavera. Il conducente dell'altro veicolo coinvolto è invece un 53enne slavo, ma residente in Italia. A entrambi è stata ritirata la patente. Tutti e due sono rimasti feriti, ma non sarebbero in gravi condizioni. Sottoposti all'alcoltest, sono risultati negativi e sono già stati dimessi dall'ospedale. Ancora non sono disponibili, invece, i risultati dei test antidroga.

Le vittime del tragico incidente sull'autostrada A13

Le vittime sono Daniele Minati di 32 anni, la moglie Anna Pieropan e la piccola Diletta di appena 5 mesi. Stavano tornando a casa, a Schio, provincia di Vicenza, dopo una vacanza con il loro Fiat Ducato adibito a camper. A bordo del bus c'erano invece una cinquantina di ragazzi di Pordenone che rientravano da una gita al Lucca Comics. Tre di loro sono rimasti lievemente feriti. I ragazzi sono stati ospitati nelle sede della Polizia Stradale di Altedo e hanno aspettato lì l'arrivo di un altro pullman che li riportasse a Pordenone.

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