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Atitech, Gianni Lettieri indagato. La replica: “Condotta cristallina, azienda parte lesa”

L’imprenditore, capo dell’azienda specializzata in manutenzione e riparazione di velivoli, è indagato a Napoli per operazioni commerciali inesistenti. La replica di Lettieri: “Siamo parte lesa, abbiamo consegnato tutte le documentazioni alla Procura. Sono sereno”.
A cura di Valerio Papadia
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Gianni Lettieri
Gianni Lettieri

Aggiornamento 2022: Il provvedimento di sequestro di cui si parla nell'articolo è stato revocato nel febbraio del 2019 dal Tribunale di Napoli. Le somme vennero restituite dalla Procura scorporate delle sanzioni che Atitech, nella persona del Legale Rappresentante imputato di evasione fiscale, pagò nel 2017 e nel 2018.

L'imprenditore napoletano Gianni Lettieri, presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda Atitech, specializzata nella manutenzione e nella riparazione dei velivoli più utilizzati al mondo, risulta indagato dalla Procura di Napoli. L'indagine dei magistrati partenopei riguarda proprio alcune operazioni commerciali messe in pratica dall'azienda, sita nell'aeroporto napoletano di Capodichino, nel 2011. L'Atitech, a cui la Procura ha sequestrato anche 350mila euro, avrebbe contabilizzato 41 fatture dalla Sg srl inerenti alla verniciatura di alcuni velivoli.

L'operazione, però, si è rivelata fittizia. Le indagini della Procura, grazie anche ai controlli dell'Agenzia delle Entrate, hanno infatti dimostrato che la Sg, con sede a Brusciano, nella provincia di Napoli, non avrebbe potuto fornite alcun servizio alla Atitech, in quanto mera società di carta. La Sg srl, infatti, come accertato dalle indagini, nell'anno 2011 non ha presentato né bilancio né dichiarazione dei redditi, ma soprattutto non risulta aver mai avuto rapporti, di alcuna natura, con la società di Lettieri. La contabilizzazione delle 41 fatture da parte dell'Atitech, quindi, secondo gli inquirenti, costituirebbe una grave forma di evasione fiscale, su cui si incentrano le indagini.

Lettieri: "La condotta dell'azienda è stata esemplare"

Il diretto interessato, Gianni Lettieri in una nota si difende dalle accuse. "Sono sereno. Mi sono limitato come presidente – si legge nella nota – a firmare la dichiarazione Iva. La S.G. srl era una società già operativa in Atitech prima del nostro arrivo, e lavorava regolarmente con altre società del settore, sia per treni che aerei. La condotta di Atitech, come sempre, è stata cristallina".

Carfagna e Cozzolino difendono l'imprenditore

"Conosco da anni Gianni Lettieri come imprenditore determinato e capace e non ho il minimo dubbio sulla correttezza gestionale sua e dell'intero management di Atitech". Lo scrive, in una nota, Andrea Cozzolino, europarlamentare Pd."Ho visitato più volte gli hangar di Atitech, che Lettieri ha rilevato sull'orlo del fallimento e rilanciato con un piano industriale solido, e ho trovato un'azienda viva e produttiva. Un presidio di cui dobbiamo essere orgogliosi e che dobbiamo tutelare". "Siamo convinti che Gianni Lettieri riuscirà a dimostrare la bontà del suo operato e che alla fine emergerà questo" commenta la parlamentare di Forza Italia Mara Carfagna, consigliere comunale di Napoli.

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