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Ischia, muore investito a 16 anni: conducente arrestata, aveva già ucciso al volante nel 2012

C. S., 40 anni, di Ischia, è stata sottoposta agli arresti domiciliari per la morte di Xhemal Velsami, il ragazzo di 16 anni investito mortalmente sabato 3 agosto sull’isola napoletana; la donna, nel 2012, era rimasta coinvolta in un altro incidente simile: aveva travolto e ucciso il maresciallo dei carabinieri in pensione Raffaele Mira.
A cura di Nico Falco
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L'automobile gli è piombata addosso all'improvviso e lo ha schiacciato contro un muretto. È morto sul colpo Xhemal Velsami, appena 16 anni, che nel pomeriggio di sabato 3 agosto è rimasto coinvolto in un incidente sulla variante esterna di Ischia, la cosiddetta superstrada dell'isola napoletana. La vittima si trovava sull'isola per fare visita alla sorella, che abita ad Ischia. Il sindaco Enzo Ferrandino ha espresso "profondo cordoglio a nome di tutta l'amministrazione"

Il ragazzo, di nazionalità albanese, a quanto si apprende stava attraversando la strada quando è stato centrato dall'automobile, una Peugeot 208 guidata da C. S., 40 anni, di Ischia. Secondo le ricostruzioni, che sono ancora al vaglio degli investigatori, l'automobile avrebbe invaso il senso opposto di marcia e si sarebbe schiantata contro il muretto, travolgendo il 16enne; sul luogo dell'incidente non sarebbero stati rilevati segni di frenata. La dinamica è stata confermata da un testimone oculare, che ha visto l'automobile arrivare in velocità e sbattere prima contro una vettura parcheggiata e poi contro il muretto, schiacciando il ragazzo.

La donna che era alla guida è stata sottoposta ai test tossicologici e alcolemici, come da prassi, per verificare l'eventuale assunzione di stupefacenti o lo stato di ebbrezza; per lei è scattato l'arresto, ora si trova ai domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. Sul decesso è stata aperta una inchiesta, il corpo del giovane è stato posto sotto sequestro e trasportato al Secondo Policlinico di Napoli per l'autopsia.

Le indagini sono affidate al commissariato di Ischia, guidato dal vicequestore Alberto Mannelli. Sotto sequestro anche l'automobile e il cellulare della donna, per capire se al momento dello schianto stesse usando il telefonino: subito dopo l'incidente la 40enne avrebbe cancellato la cronologia delle chiamate.

La donna aveva ucciso un carabiniere in pensione

Nel 2012 C. S., alla guida di una Smart, aveva travolto e ucciso un maresciallo dei carabinieri in pensione. L'incidente era avvenuto in via Alfredo De Luca, nel pieno centro di Ischia. Risultata negativa al test dell'etilometro, successivamente alla donna era stata sospesa la patente per 12 mesi.

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