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Ischia, sesso con ragazzino di 13 anni in cambio di 30 euro, arrestati

Due uomini di Ischia (Napoli) sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di prostituzione minorile: pagavano un ragazzino di 13 anni per fare sesso con loro. Le indagini partite in seguito alla denuncia della madre, che controllando il telefono del figlio aveva trovato i messaggi con cui i tre si accordavano per appuntamenti e pagamenti.
A cura di Nico Falco
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Due uomini sono stati arrestati a Ischia, ritenuti responsabili in concorso di prostituzione minorile e atti sessuali con minorenne: sono accusati di avere convinto un ragazzino del posto, che all'epoca aveva 13 anni, a fare sesso con loro in cambio di piccole somme di denaro, intorno ai 30 euro. In manette sono finiti un 52enne e un 37enne, entrambi domiciliati a Casamicciola Terme e incensurati. Per il primo sono scattati i domiciliari, mentre per l'altro si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale: sul suo telefonino i militari hanno trovato moltissimo materiale pedopornografico, proveniente da diversi canali.

L'avvicinamento tra i tre, hanno ricostruito i militari, era partito da un'amicizia che c'era tra il 37enne e il ragazzino. L'uomo lo aveva convinto a fare sesso con lui e aveva coinvolto anche il 52enne. Gli accordi avvenivano tramite messaggi col cellulare, era in questo modo che concordavano le somme da pagare e i luoghi e gli orari degli appuntamenti. I rapporti sessuali erano andati avanti fino allo scorso mese di dicembre, quando il ragazzo aveva ancora 13 anni.

Erano terminati quando la madre, controllando il telefonino del figlio, aveva trovato i messaggi e aveva capito quello che stava succedendo. Così la donna si è presentata ai carabinieri di Ischia, coordinati dal comandante Angelo Pio Mitrione, e ha sporto denuncia insieme al figlio, ascoltato in forma protetta. Le successive indagini, svolte dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Ischia e coordinate dalla IV Sezione Fasce Deboli dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno ricostruito il quadro ed hanno portato all'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Napoli.

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