Isis, sospetto terrorista allontanato dal Prefetto di Napoli: “È una minaccia”
Da ventiquattr'ore un cittadino francese di trentadue anni è trattenuto nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari perché destinatario di un decreto di allontanamento emesso dalla prefettura di Napoli. Secondo il provvedimento, l'uomo, identificato grazie alle segnalazioni della Digos di Napoli, è sospettato di avere legami con organizzazioni terroristiche internazionali.
Si tratta di un soggetto che, si legge nel decreto del Prefetto di Napoli Musolino "nel corso della sua permanenza sul territorio di questa provincia (Napoli, ndr), pubblicamente ed a più riprese ha evidenziato, come confermato anche da fonti istituzionali, un fervente attivismo e non comune condivisione di idee ultraradicali e jihadiste. Per questi motivi è da ritenersi che il predetto possa agevolare organizzazioni o attività terroristiche internazionali, pertanto la sua presenza sul nostro territorio può costituire fonte di pericolo per l'ordine la sicurezza pubblica".
"I suoi comportamenti – si legge ancora nel decreto della prefettura napoletana – rappresentano una minaccia concreta e attuale tale da pregiudicare la sicurezza pubblica" e quindi, specifica il documento "ricorrono i presupposti per l'allontanamento dallo Stato" per un arco di tempo non inferiore a cinque anni.
Il provvedimento è stato emesso ieri dal prefetto Musolino e sottoposto oggi a convalida dinanzi ad un giudice del Tribunale di Bari (che si è riservato sulla decisione). La parola spetta ora al magistrato del capoluogo pugliese dove, dal momento che, per volere del prefetto, il 32enne è stato trasferito, ed è tutt'ora tranneuto nel Cie di Bari, in attesa di accompagnamento alla frontiera. Del provvedimento e quindi dell'eventuale rimpatrio, si legge negli atti, "la rappresentanza diplomatica consolare del paese al quale appartiene l'allontanato (Francia, ndr) è stata informata a mezzo e-mail".
