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Covid 19

Italia e Cina contro il Coronavirus: il video di una ragazza napoletana e dell’amica cinese

Antonella Napolitano è una ragazza della provincia di Napoli che ha vissuto tre anni in Cina. Con l’amica Kelly Xia ha registrato un video per confrontare le misure contro il Coronavirus dei due Paesi, per smentire le fake news che circolano in questi giorni e per lanciare un messaggio di speranza e di solidarietà oltre i pregiudizi.
A cura di Nico Falco
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Da un lato c'è Antonella Napolitano, ragazza napoletana che ha vissuto tre anni in Cina. Subito a fianco, c'è Kelly Xia, una giovane cinese che Antonella ha conosciuto quando ha lavorato in una catena di alberghi di lusso. Hanno voluto rispondere alle varie fake news che stanno girando in questi giorni sul coronavirus e mettere a confronto la gestione dell'emergenza in Cina con quella in Italia, prendendo spunto dalle domande arrivate sui social network. Paragonare le misure di sicurezza che sono oggi in vigore in Italia, con quelle adottate in Cina all'inizio della pandemia e adesso che la Nazione sembra sul punto di uscirne fuori.

Il risultato è un video pubblicato a puntate su Instagram, e intero su Facebook (34 minuti circa), con lo scopo di fare chiarezza attraverso la testimonianza di una giovane che ancora vive in Cina. Tra gli argomenti affrontati, quelli che hanno tenuto e tengono ancora banco, specialmente sui social: è vero che il virus Sars-Cov-2 è arrivato dagli animali? è colpa dei cinesi che mangiano pipistrelli?

La canzone che apre il video è una cover di "Domani", quella composta per il terremoto d'Abruzzo del 2009: è stata cantata dalla comunità cinese di Firenze, riprendendo il testo di Mauro Pagani e adattandolo da un'idea di Xia Hong Wang, Massimiliano Martigli Jiang e William Xu.

"Siamo due persone distanti che si sono trovate spontaneamente a raccontarsi le vicende di due Paesi colpiti da questo nemico invisibile – spiega Antonella – lo scopo è quello di informare, capire come la Cina abbia affrontato in modo unito ed obbediente questa pandemia. Vogliamo lanciare un messaggio di positività contro ogni pregiudizio, stereotipo e discriminazione".

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