Piacenza: azienda s’inventa la pastiera napoletana in scatola (che non piace ai partenopei)
Un kit per creare la pastiera napoletana: è l'idea – accolta piuttosto male dai napoletani – di una azienda dolciaria, la Fratelli Rebecchi, di Rivergaro, provincia di Piacenza, in dell'Emilia Romagna. Una zona, dove non mancano le prelibatezze culinarie: la cucina piacentina è nota per i suoi affettati ma anche per primi piatti come gli anolini in brodo, pisarei e faśö, tortelli. Per quel che riguarda i dolci nel Piacentino regnano frittelle, spongata, torta sbrisolona.
E la pastiera napoletana? Vallo a sapere: fatto sta che l'azienda piacentina propone quello che nella sua pubblicità definisce un "pratico e comodo kit che contiene tutti i prodotti speciali per realizzare la pastiera". Cosa c'è nella pastiera napoletana in scatola? Una confezione di grano cotto, un blister di aroma gusto fior d’arancio e – orrore – una macedonia di frutta candita, il tutto con zucchero a velo e vanillina. Occorre aggiungere ovviamente gli ingredienti freschi come la ricotta ma anche farina zucchero e scorza di agrume. Sui social già piovono critiche: com'è possibile proporre un kit per un dolce che si caratterizza soprattutto per la sua lavorazione (e la cottura) e per gli ingredienti freschi? Ci avevano provato anche altre aziende come la veronese Melegatti che anni fa aveva proposto una versione simil-panettone della pastiera partenopea, ricevendo una montagna di critiche tanto da ritirarla dai supermercati. Anche la catena di supermarket Esselunga aveva proposto una pastiera "made in Parma" sui suoi scaffali milanesi. Un fallimento.