L’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino lascia il Pd: “Spero in un nuovo centrosinistra”
L'ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino ha lasciato il Partito democratico, che contribuì a fondare: "Non ho rinnovato la tessera del Pd e dunque per la prima volta nella vita mi ritrovo senza un partito – ha affermato all'agenzia di stampa Ansa e ribadito sul proprio profilo Facebook – Ma sono una persona di sinistra e spero che si possa costruire una casa comune della sinistra e un nuovo e largo centrosinistra".
La decisione era nell'aria
La decisione, comunque destinata a far parlare dopo un altro addio eccellente, quello del Presidente del Senato Pietro Grasso, era nell'aria. Bassolino aveva definito "una pazzia politica" la mozione del Pd su Bankitalia e "un grave errore politico-istituzionale" la scelta di porre il voto di fiducia per l'approvazione della legge elettorale, il Rosatellum: "Fa crescere la sfiducia verso la politica e verso le istituzioni", aveva detto a proposito della decisione del governo. Bassolino, che è stato primo cittadino di Napoli dal 1993 al 2000 e successivamente governatore della Campania fino al 2010, dieci anni fa aveva partecipato alla fondazione del Partito democratico. Ma, soprattutto dopo le disastrose primarie per le Comunali del 2016, a cui aveva partecipato e perso, i rapporti col partito si erano fatti sempre più difficili.
Bassolino: Voglio dare una mano a costruire un nuovo centrosinistra
Lo scorso fine settimana l'ex sindaco non aveva partecipato alla conferenza programmatica nazionale del Pd a Pietrarsa. Snobbato dal partito, Bassolino a 70 anni non ha però perso la sua voglia di fare politica: a giugno aveva partecipato alla manifestazione promossa a Roma da Giuliano Pisapia per il suo "Campo progressista" e a fine settembre aveva partecipato alla convention nazionale di Mdp, svoltasi proprio a Napoli: "Qui c'è il mio mondo, vi conosco uno ad uno", aveva detto, aggiungendo ai cronisti: "Sono qui perché voglio dare una mano a costruire un nuovo centrosinistra". Paroel che hanno di fatto anticipato il suo addio al Pd.