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“L’omicidio di Vittorio Materazzo fu premeditato”: il fratello Luca rischia l’ergastolo

Vittorio Materazzo, ingegnere di 51 anni, fu accoltellato il 28 novembre del 2016 all’esterno della sua abitazione in viale Maria Critina di Savoia. Per l’omicidio è stato accusato il fratello Luca, 37 anni, che da dieci mesi ormai è latitante. La Procura di Napoli ha notificato ai legali un avviso di chiusura delle indagini, che potrebbe preludere ad una richiesta di rinvio a giudizio.
A cura di Valerio Papadia
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La Procura di Napoli ha notificato un avviso di chiusura delle indagini ai legali di Luca Materazzo, 37 anni, accusato dell'omicidio del fratello Vittorio, ingegnere di 51 anni, ucciso a coltellate sotto al sua abitazione di viale Maria Cristina di Savoia, nel quartiere napoletano di Chiaia, il 28 novembre del 2016. La notifica di chiusura delle indagini è un atto che, di solito, precede la richiesta di rinvio a giudizio: per Luca Materazzo, dunque, si prospetta un processo. Per lui l'accusa è di omicidio premeditato: dissapori con il fratello maggiore lo avrebbero spinto, secondo i pm Luisanna Figliolia e Francesca De Renzis, ad architettare il suo assassinio.

Luca Materazzo latitante da 10 mesi

Peccato, però, che il presunto assassino dell'ingegner Materazzo sia in fuga da circa 10 mesi ormai. Luca Materazzo, infatti, è irreperibile dal dicembre del 2016, ovvero da quando fu iscritto dalla Procura nel registro degli indagati per l'omicidio del fratello. Il processo, salvo svolte clamorose, si potrebbe tenere senza la presenza fisica dell'imputato, latitante.

L'omicidio di Vittorio Materazzo

Secondo la notifica di chiusure inchiesta, Luca Materazzo avrebbe infierito sul corpo del fratello con "40 coltellate in punti vitali". Come detto, era la sera del 28 novembre dello scorso anno quando, sotto l'edifico nel quale abitava in viale Maria Cristina di Savoia, Vitttorio Materazzo fu brutalmente colpito da 40 coltellate, morendo sul marciapiede, in una pozza di sangue. Il delitto sconvolse la città, per l'efferatezza e perché la zona in cui fu consumato: Chiaia, infatti, è considerato il salotto della Napoli bene.

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