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“La Ginecologia del Loreto Mare chiude”, ma l’Asl smentisce: in giro documenti falsi

Negli ospedali dell’Asl Napoli Centro stanno girando delle disposizioni di servizio che sembrano indicare trasferimenti dei dipendenti, con successivo smantellamento, dell’Unità di Ginecologia e Ostetricia. Ma si tratta di documenti falsi, come ha spiegato il direttore Ciro Verdoliva, che ha sporto denuncia.
A cura di Nico Falco
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L'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale "Loreto Mare"
L'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale "Loreto Mare"

Qualcuno, tra i corridoi degli ospedali dell'Asl Napoli Centro, sta facendo circolare delle disposizioni di servizio false. A prima vista sembrano originali: la carta è simile a quella intestata usata solitamente per le comunicazioni, in calce c'è anche la firma del direttore amministrativo, Michele Ciarfiera, e del direttore generale Ciro Verdoliva. Riguardano il trasferimento di Cps Ostetriche dall'Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia del Loreto Mare a un'altra struttura, lasciando intendere che è in corso lo smantellamento del reparto e che l'unità presto verrà chiusa.

Una informazione capace di gettare lo scompiglio sia nei dipendenti sia in chi, tra i cittadini, fa affidamento su quel servizio, ma in realtà non c'è nulla di vero: non è previsto nessun trasferimento di collaboratori professionali sanitari e quelle sono delle comunicazioni contraffatte, fatte girare per una sorta di sabotaggio interno.

"Questi falsi documenti – spiega il direttore generale dell'Asl Napoli Centro, Ciro Verdoliva, seguono alla circolare del 3 ottobre a firma della direzione strategica con la quale si dettano regole chiare e precise relativamente a trasferimenti e incarichi. Sono il chiaro segnale che il cambiamento che stiamo realizzando dà fastidio a qualcuno. La grande squadra dell'Asl, quella sana, resta compatta nel supportare la direzione strategica in questa coraggiosa e necessaria azione di rinnovamento. Ho provveduto ad informare le autorità e produrre denuncia per quello che reputo un fatto gravissimo. Noi comunque non ci fermiamo, fatti simili servono solo a rafforzare la nostra determinazione ad andare avanti per onorare l'incarico affidatoci".

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