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La massacrò di botte per gelosia: 8 anni all’ex fidanzato della miss Rosaria Aprea

La Corte di Cassazione ha depositato la motivazione della sentenza di condanna Antonio Caliendo ex fidanzato della Rosaria Aprea, la giovane partecipante a Miss Italia finita in ospedale con la milza spappolata dopo una violenta aggressione da parte del compagno. L’uomo è stato condannato a 8 anni.
A cura di An. Mar.
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La Corte di Cassazione ha finalmente concluso il processo a carico di Antonio Caliendo ex fidanzato di Rosaria Aprea, la giovane partecipante a Miss Italia finita in ospedale con la milza spappolata, per le violenze subite dal compagno. Confermata la condanna a otto anni di reclusione per il reato di lesioni gravissime. La sentenza era stata emessa lo scorso 16 dicembre ma le motivazioni sono state pubblicate soltanto oggi: respinta la richiesta di diminuzione della pena avanzata dai legali di Caliendo. Nessuna attenuante generica è stata riconosciuta all'uomo che, come emerso dal processo, in passato aveva già usato violenza alla giovane. Per i legali di Caliendo la "gelosia" del loro assistito sarebbe stata "pura" tanto da non costituire motivo "futile e abietto".

I giudici non hanno sottolineato "il costante atteggiamento ossesivo da parte dell'imputato che per un consistente periodo aveva impedito alla donna di avere relazioni sociali, di frequentare amiche e coltivare interessi fino a costringerla ad abbandonare un concorso di bellezza". A peggiorare la situazione giudiziaria di Caliendo la modalità violenta dell'aggressione, anch'essa rimarcata dai giudici della Cassazione. Dopo aver aggredito la sua ex fidanzata, l'uomo, l'avrebbe abbandonata dolorante in terra senza prestare soccorso e senza mostrare segni di "resipiscienza", ovvero, di pentimento e consapevolezza. All'imputato, quindi, è stata comminata il massimo della pena.

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