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Covid 19

La nuova spiaggia della Gaiola ha riaperto al pubblico, ripulita dai relitti e senza folla

La Gaiola ha riaperto oggi al pubblico, dopo 4 mesi di blocco per il Coronavirus, completamente rinnovata. Niente più relitti ripieni di rifiuti, la spiaggia e il Parco Sommerso completamente ripuliti e bonificati. Uno spettacolo offerto dal gioiello marino, biologico e archeologico. L’assessore Menna: “Un modello da riproporre”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La Gaiola riapre al pubblico completamente rinnovata. Niente più relitti ripieni di rifiuti, la spiaggia e il Parco Sommerso completamente ripuliti e bonificati. Uno spettacolo per gli occhi offerto dal gioiello marino, biologico e archeologico. Oggi la Gaiola ha riaperto al pubblico, dopo 4 mesi di blocco per il Coronavirus. Senza calca e assembramenti, grazie al sistema di prenotazioni online messo in piedi dagli enti gestori e al protocollo che salvaguarda le prescrizioni per l'emergenza Covid-19 e per i Siti culturali e le Aree naturali protette. Si può entrare, infatti, solo prenotando tramite App, con un massimo di 150 persone al giorno, distribuite su due turni.

Simeone: "La nuova Gaiola è uno spettacolo"

“Finalmente – commenta Maurizio Simeone, presidente del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, in un video della Web Tv del Comune di Napoli – emerge anche l'aspetto culturale: il fatto che ci si trovi di fronte ad un sito di balneazione all'interno di un Parco geo-sommerso, all'interno di un'area protetta dallo Stato. Avere a Napoli un'area di balneazione libera e gratuita in una location del genere, è una cosa meravigliosa, un privilegio di questa città potersi fare il bagno tra le rovine romane. Sono state messe a punto diverse azioni, come la bonifica della spiaggia, che oggi è diversa. C'erano relitti pieni di rifiuti da 50 anni. Adesso abbiamo una Gaiola nuova, senza calca e degrado”.

L'assessore Menna: "Qui un modello di gestione"

Concorda l'assessore al Mare, Francesca Menna: “Siamo molto soddisfatti che tutti gli enti che insistono in questo spazio si siano messi insieme e abbiano collaborato a costruire una serie di buone pratiche che possano diventare un modello da riproporre in altri spazi di Napoli e della Campania. Bisogna far capire che l'obiettivo degli enti pubblici è di salvaguardare i beni comuni. Se si lavora insieme può diventare realtà. Bisogna capire che la Gaiola è anche un parco archeologico in cui insiste la spiaggia pubblica comunale, aperta ai cittadini tramite prenotazione. L'utilizzo di buone pratiche di comportamento ci aiuta a proteggere la bellezza”.

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