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La rivelazione del pentito di camorra: “Nell’89 volevano uccidere Rosaria Capacchione”

Queste le parole di Nunzio Perrella a margine della presentazione del libro “Oltre Gomorra. i rifiuti d’Italia”, scritto da lui stesso e dal giornalista Paolo Coltro. Perrella è un ex esponente di spicco dell’omonimo clan di camorra.
A cura di Enrico Tata
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"Nel 1989 volevano uccidere la giornalista Rosaria Capacchione. Erano in tanti a volerlo fare", racconta il pentito di camorra Nunzio Perrella. Queste le sue parole, riportate da Il Mattino, a margine della presentazione del libro "Oltre Gomorra. i rifiuti d'Italia", scritto da Perrella e dal giornalista Paolo Coltro. Perrella è un ex esponente di spicco dell'omonimo clan di camorra.

Rosaria Capacchione, giornalista de Il Mattino dal 1985, è autrice del libro "L'Oro della camorra", che descrive la storia dell'ascesa del clan camorristico dei Casalesi. Per i suoi articoli e per i suoi libri più volte negli anni è stata minacciata di morte. Nel 2013 è stata eletta senatrice della Repubblica nelle liste del Partito democratico. Era capolista in Campania.

“Solidarietà e vicinanza alla brava cronista Rosaria Capacchione che con i suoi articoli e la sua caparbietà ha contribuito a scrivere pagine di verità sullo scandalo dei rifiuti d’Italia interrati in Campania, raccontando di quel famoso tavolino a tre gambe costruito sugli intrecci tra politica, imprenditoria deviata e camorra. L’intento di ucciderla, a quanto dichiara Perrella, fu evitato per non sollevare un polverone simile alla tragica vicenda di Giancarlo Siani", è il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione Anticamorra.

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