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La storia della dottoressa Simona Buonamassa: lascia Londra per l’ospedale di Pozzuoli

La dottoressa Simona Buonamassa, medico neurochirurgo, dopo 18 anni trascorsi al Queen’s Hospital di Londra sarà dal 1° agosto di quest’anno in servizio presso l’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. “Sono molto felice di questa scelta”, ha spiegato la Buonamassa. Soddisfatto anche il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La dottoressa Simona Buonamassa ha deciso di lasciare il Queen's Hospital di Londra per l'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Una scelta in netta controtendenza con la classica "fuga di cervelli", che vede le migliori menti italiane prendere la strada dell'estero. Ed invece in questo caso si può parlare del caso opposto: dopo diciotto anni, la dottoressa originaria del Vomero torna dunque in Italia e per l'esattezza a Pozzuoli, come neurochirurga specializzata nel  trattamento dei tumori cerebrali, negli interventi a paziente sveglio e nelle procedure di mappaggio corticale intra-operatorio. E dopo diciotto anni al National Hospital for Neurology and Neurosurgery all’Oldchurch Hospital, al Charing Cross Hospital, ora per lei è tempo di tornare a casa.

"Si tratta di una scelta che nasce da diverse ragioni sia personali che professionali", ha spiegato la dottoressa Buonamassa, "ho accettato l’incarico a Pozzuoli perché conosco il team di lavoro in cui mi troverò ad operare ed ho verificato quale crescita stia vivendo il Santa Maria delle Grazie in questo momento. Sono molto felice che le esperienze maturate nei miei anni all’estero possano essere messe a disposizione dei pazienti che vivono nella regione in cui sono cresciuta e che mi ha permesso di formarmi professionalmente, ed ulteriormente sviluppate sotto la guida del dottor De Falco”. La dottoressa Buonamassa partecipò al concorso come neurochirurgo per il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli nel 2018: e dal 1° agosto di quest'anno, entrerà in servizio nel nosocomio puteolano, che diventa così "un punto di riferimento importante", come spiegato da Antonio D'Amore, direttore generale dell'ASL Napoli 2 Nord.

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