La Torrese usata per evadere il fisco, il patron Magliacano già arrestato per voto di scambio
Affitti del campo da calcio per gli allenamenti, cene, acquisto di prodotti e servizi, per un totale di 160mila euro. E poi altri 700mila euro di elementi negativi di reddito, privi di alcuna giustificazione. Un bilancio anomalo per un squadra che l'anno scorso, nel 2018/2019, militava nel campionato di promozione, un volume di affari troppo alto e che ha insospettito le forze dell'ordine portando alla scoperta che i conti erano stati truccati: con false fatturazioni per eventi mai svolti e beni mai acquistati, la Torrese, squadra di calcio di Torre del Greco, veniva usata per evadere il fisco. Il dominus dell'operazione è stato individuato in Simone Oreste Magliacano, commercialista e gestore di fatto della squadra, già coinvolto in un'altra inchiesta: era uno degli arrestati per il voto di scambio, provvedimento scattato in seguito all'inchiesta di Fanpage.it.
Le false fatture della Torrese
La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha eseguito un decreto di sequestro patrimoniale finalizzato alla confisca per 225mila euro nei confronti dell'Associazione Sportiva Torrese. Le accuse per i rappresentanti legali e per il gestore, Magliacano, sono di diverse condotte di frode fiscale, a partire dal 2016. Dalle indagini è emerso che nei bilanci, con false fatture, erano stati fatti risultare 160mila euro di spese per affitti ed eventi, e che erano stati inseriti 700mila euro senza relativa giustificazione; in questo modo, ritengono i militari, sarebbe stata evasa l'Iva per 35mila euro e sarebbe stata sottratta alla tassazione l'imposta sui redditi per 190mila euro circa.
Il provvedimento è firmato dai pm Giuseppe Borriello e Bianca Maria Colangelo e dal procuratore Pierpaolo Filippelli, le indagini sono state condotte dal Gruppo di Torre Annunziata della Guardia di Finanza (colonnello Agostino Tortora) e dalla Compagnia di Castellammare di Stabia (capitano Salvatore Della Corte).
Chi è Simone Onofrio Magliacano, patron della Torrese
Simone Onofrio Magliacano, ex assessore di Torre del Greco (al Bilancio, giunta Borriello), era stato coinvolto in una inchiesta della Procura di Torre Annunziata per voto di scambio; la svolta nelle indagini, avevano scritto i magistrati nell'ordinanza, era arrivata coi video di Fanpage.it, che aveva mostrato gli accordi davanti alle sedi durante le elezioni comunali di giugno 2018; commercialista molto noto in città, Magliacano viene indicato dagli inquirenti come la persona che, insieme a Ciro Massella, finito in carcere, organizzava la compravendita del voto, consegnando soldi e organizzando la logistica del gruppo.
Inizialmente sottoposto ai domiciliari, Magliacano era stato poi trasferito in carcere per inosservanza degli obblighi. L'inchiesta era stata condotta dalla procura di Torre Annunziata, la stessa che coordina l'indagine della Guardia di Finanza sulle presunte irregolarità fiscali commesse coi bilanci della Torrese.