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Voto di scambio a Torre del Greco, Riesame conferma ordinanza per Magliacano e Abilitato

Il Tribunale del Riesame ha confermato l’ordinanza a carico di Stefano Abilitato e Simone Onofrio Magliacano, arrestati e sottoposti ai domiciliari agli inizi di aprile nell’ambito dell’inchiesta sul voto di scambio a Torre del Greco che aveva prodotto 14 misure cautelari, tra carcere, arresti domiciliari e divieti di dimora. I giudici si riservano di depositare le motivazioni entro 45 giorni. L’operazione scaturita anche dopo i video di Fanpage.it.
A cura di Nico Falco
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La risposta del Tribunale del Riesame è arrivata ieri, 15 aprile: l'ordinanza nei confronti di Stefano Abilitato e Simone Onofrio Magliacano è confermata, le motivazioni verranno depositate entro 45 giorni. I due sono coinvolti nell'inchiesta sul voto di scambio a Torre del Greco in occasione delle ultime elezioni comunali, svoltesi a giugno 2018, che ha portato agli inizi di aprile a 14 misure cautelari e che si fonda anche sui video prodotti da Fanpage.it. Stefano Abilitato è accusato di aver promesso dei posti di lavoro nella locale ditta di raccolta di rifiuti in cambio di voti; per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari. Il gip Antonio Fiorentino del Tribunale di Torre Annunziata aveva disposto la stessa misura cautelare per Simone Onofrio Magliacano, commercialista molto noto nella città del corallo ed ex assessore comunale: è accusato di essere la mente dietro il giro di soldi e voti organizzato per far eleggere Abilitato al Consiglio Comunale di Torre del Greco. I due, tramite i loro avvocati, avevano impugnato l'ordinanza ma il Riesame ha confermato i dispositivi, li ha condannati al pagamento delle spese per la procedura e si è riservato di depositare le motivazioni entro 45 giorni. L'ordinanza era stata firmata il 28 marzo, gli arresti erano scattati il 2 aprile successivo: 8 arrestati (4 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) e 6 indagati raggiunti da divieto di dimora.

In carcere ci erano finiti Giovanni Massella, Ciro Massella, Giuseppe Mercedulo e Giovanni Raimondo; ai domiciliari Stefano Abilitato, Andreina Vivace, Francesco Sallustio e Simone Onofrio MagliacanoCiro Piccirillo era destinatario di divieto di dimora in Campania; divieto di dimora a Torre del Greco per Domenico Pesce, Salvatore Loffredo, Giuseppe Sdegno, Vincenzo Izzo e Gennaro Savastano. Le accuse, a vario titolo, erano di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, concorso in voto di scambio, rivelazione e utilizzazione dei segreti di ufficio, favoreggiamento e detenzione di armi da guerra, attentato contro i diritti dei cittadini.

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