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L’annuncio a sorpresa: papa Francesco sarà nella Terra dei Fuochi il 24 maggio

Il programma prevede che il Papa arrivi ad Acerra nella prima mattinata della domenica e che attraversi la città, passando tra i fedeli. Poi incontrerà i vescovi campani, i parroci ed i sindaci della zona.Insieme a loro, vedrà una rappresentanza di famiglie che hanno avuto vittime dell’inquinamento ambientale.
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A sorpresa il Vaticano ha annunciato poco fa che papa Francesco visiterà la diocesi di Acerra, al centro della cosiddetta “Terra dei Fuochi” il prossimo 24 maggio in occasione del quinto anniversario della pubblicazione della sua “enciclica ecologica” Laudato si’. Il programma prevede che il Papa arrivi ad Acerra, ospite del vescovo monsignor Antonio Di Donna, nella prima mattinata della domenica e che attraversi la città, passando tra i fedeli. Poi incontrerà i vescovi campani, i parroci ed i sindaci della zona.Insieme a loro, vedrà una rappresentanza di famiglie che hanno avuto vittime dell’inquinamento ambientale. Seguirà una messa in piazza Calipari e la preghiera del Regina caeli prima di far rientro in Vaticano.

Una visita lampo, dunque, rivestita di enormi significati simbolici. Fin dai primi giorni del suo pontificato, Francesco ha insistito sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente circostante, il Creato, denunciando gli scompensi creati dalla volontà di ricercare profitti ad ogni costo. La “Terra dei Fuochi”, gravemente inquinata per gli sversamenti indiscriminati di rifiuti, ha tassi di mortalità altissimi e non c’è famiglia che abbia perso una persona cara di tumore: per questo la decisione di Francesco appare enorme.

"La presenza di Papa Francesco nelle nostre terre, e in particolare nella nostra diocesi di Acerra, è una grazia speciale – ha subito dichiarato il vescovo Antonio Di Donna, che da anni denuncia la pesante situazione ambientale nel territorio in cui è pastore – perché il Papa viene ad ascoltare insieme ai vescovi, soprattutto delle diocesi più colpite dall’inquinamento, le sofferenze della nostra gente, e per ricordare le altre Terre dei fuochi d’Italia. La visita è perciò per noi un evento storico che ci riempie di gioia, una iniezione di fiducia e di speranza per le famiglie, in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dalla malattia.”

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