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L’annuncio di De Magistris: ‘La Fase 1 è finita, riaprirò Napoli 24 ore su 24’

De Magistris in un’intervista spiega che da Palazzo San Giacomo saranno emanate una serie di ordinanze per riaprire Napoli 24 ore su 24: “Niente più baretti obbligati a chiudere alle 23, niente più orari per nessuno, tutti potranno restare aperti ininterrottamente giorno e notte”. Sul problema sicurezza ha però rassicurato che “non sarà abbassata la guardia, l’attenzione alla salute non sarà mai superficiale”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Braccio di ferro tra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, seppur indirettamente: il primo cittadino partenopeo ha infatti annunciato una serie di ordinanza in base alle quali "Napoli sarà aperta 24 ore su 24". E anche se non si riferisca mai al presidente regionale direttamente, appare evidente che il riferimento sia proprio allo stop imposto da Palazzo Santa Lucia in particolare ai luoghi della movida, che alle 23 devono abbassare la saracinesca. Un guanto di sfida quello lanciato da Palazzo San Giacomo che però il sindaco stesso minimizza, spiegando che il problema non sia De Luca, ma anzi che la questione riguardi l'intero paese.

Luigi De Magistris, intervistato dal Corriere della Sera, ha quindi spiegato: "Niente più baretti obbligati a chiudere alle 23, niente più orari per nessuno". Le ordinanze annunciate riguarderanno soprattutto bar, ristoranti, negozi, ma anche parchi e servizi, categorie che nei giorni scorsi avevano duramente protestato contro lo stop alle 23 imposto da De Luca. "Tutti potranno restare aperti ininterrottamente giorno e notte", ha spiegato il primo cittadino partenopeo, spiegando che in questo modo il capoluogo campano diventerà "più accogliente" e che così facendo saranno anche aumentate "le aree pedonalizzate ed i servizi all'aperto".

Sul problema sicurezza, invece, il sindaco rassicura che "non sarà abbassata la guardia sul rispetto delle misure di sicurezza, l'attenzione alla salute non sarà mai superficiale". Ma anche che "la Fase 1 è finita, è finito il lockdown e quindi la necessità di stare a casa. Ora l'organizzazione della vita in città deve passare a chi la conosce. Noi siamo sindaci, non vicesceriffi. Tornare a vivere significa soprattutto lavorare e ridare impulso all'economia, e mai come ora questo è necessario".

Nel primo fine settimana con la riapertura dei locali, intanto, si erano registrati alcuni problemi legati alla movida napoletana, con assembramenti in centro (in particolare nella cosiddetta Zona Universitaria tra via Mezzocannone, piazza San Domenico Maggiore e Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli) e divieti di vendere alcol dopo le 23 infranti. La polizia municipale ha però precisato che a proprio dire non si sarebbe trattata di alcuna "notte di follia", ma di una situazione che sarebbe stata gestita senza particolari affanni, escludendo due episodi di intervento sul Lungomare: il primo relativo ad una aggressione ad una coppia da parte di un ex fidanzato ed un secondo per una lite per problemi di viabilità.

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