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Audio di De Luca sugli sprechi: “Con un esposto alla Procura crolla tutto il Padreterno”

“Basta un esposto alla Procura della Repubblica per far crollare tutto il Padreterno”. È lo sfogo di Vincenzo De Luca durante l’incontro coi rappresentanti sindacali degli operai idraulico-forestali, che aspettano 10 mesi di stipendio arretrato. Il Governatore, che li invita a parlare con Province e Comunità montane, aggiunge: “Se le cifre le vanno a leggere alla Corte dei Conti noi passiamo un guaio”.
A cura di Nico Falco
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"E ringraziamo il Padreterno se la Corte dei Conti si sta ferma. È chiaro? perché sennò qualcuno di noi ci deve rimettere la casa di proprietà". "E se arrivano queste cifre e le vanno a leggere nel merito pure alla Corte dei Conti noi passiamo dei guai. È chiaro?". Parola di Vincenzo De Luca, che durante il tavolo regionale coi rappresentanti sindacali degli operai idraulico-forestali della Campania alza la voce. Uno sfogo che sarebbe dovuto rimanere confinato in quella stanza, ma che è uscito, ed è diventato pubblico, perché qualcuno dei presenti lo ha registrato di nascosto. Gli audio sono stati diffusi sulle pagine Facebook "Figli delle Chiancarelle".

La questione in ballo sono i mancati pagamenti degli operai, che aspettano dieci mesi di stipendio arretrato. E così, quando evidentemente qualcuno fa intendere che i soldi potrebbero arrivare da Palazzo Santa Lucia, direttamente o con una intercessione, il Presidente sbotta.

"Ma che deve fare la Regione? io sto chiedendo con chi avete interloquito in questi anni. Perché siamo arrivati al punto che arrivate qua quasi a sputarci in faccia! Ué!". Quando tra i sindacalisti qualcuno mormora di situazione imbarazzante, De Luca replica: "Ma che cose imbarazzanti? io qua ci ho rimesso mezzo miliardo! Sono io, imbarazzato!".

A questo punto gli viene chiesto "il conteggio di questo mezzo miliardo", e il presidente prosegue nello sfogo. "Voi mi dovete dare il conteggio – dice – non è che io vengo a fare il bancomat di tutti quanti. Ma sono cose da pazzi! 3441, e rimane fissa questa cifra! se ne vanno in pensione 10, 100, 50, non cambia mai. Quindi abbiamo una situazione per cui un blocco di lavoratori interloquiscono con comunità montane, Province, gestiscono come vogliono, e alla fine: "Dov'è la Regione?". Che c'entra la Regione? Allora, quello che abbiamo fatto è un miracolo! e ringraziamo il Padreterno se la Corte dei Conti si sta ferma! è chiaro? perché sennò qualcuno di noi ci deve rimettere la casa di proprietà!".

"In modo che ci capiamo bene – si sente ancora nell'audio diffuso – perché tra poco arriviamo al punto che ci dobbiamo quasi dare la giustificazione. Siccome siamo persone responsabili, che però cominciano a perdere la pazienza… perché se arrivano queste cifre e le vanno a leggere nel merito pure alla Corte dei Conti… noi passiamo dei guai! È chiaro?"

"Con grande fatica stiamo cercando di attivare tutti i canali – aggiunge De Luca – è venuto il ministro Provenzano, abbiamo fatto il pianto greco con lui. Dobbiamo sottoscrivere l'accordo. Stiamo seguendo quotidianamente, stiamo buttando il sangue. Però – dice De Luca – parlate coi vostri interlocutori. Chi sono? Comunità montane e Province! Andate là! Non vi pagano da 10 mesi e voi che fate? ma non li andate a buttare a mare? Questa è una delle mille anomalie che abbiamo ereditato. Tutti imbrogli, casini, bordelli: non si è mai capita una cosa lineare. La Regione in tutto questo non c'entra niente. E stiamo con mezzo miliardo di euro buttato. Stiamo camminando sul filo del rasoio, poi si arriva a un certo punto che crolla tutto, perché basta una goccia. Basta un esposto alla Procura della Repubblica per far crollare tutto il Padreterno".

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