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Le aziende riaprono, il fiume Sarno torna avvelenato: liquami nell’acqua ripulita

Riaprono parzialmente le attività dopo due mesi di lockdown, e nel fiume Sarno tornano i liquami industriali. Rabbia sui social. “Era troppo bello per essere vero”, commenta la sezione campana del Movimento Cinque Stelle. “Figuriamoci cosa potrà accadere quando riprenderanno tutte le attività”, ha detto invece Marilena Schialo Lo Moriello, commissario dei Verdi a Castellammare di Stabia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Riaprono parzialmente le attività produttive, e il fiume Sarno torna già ad essere inquinato. Le immagini, che hanno fatto subito il giro della Rete, hanno suscitato tantissima indignazione, considerando che fino a pochi giorni perfino le acque del Sarno, comunemente considerato a livello internazionale come il fiume più inquinato d'Europa, sembravano essere tornate quasi cristalline.

La denuncia ha fatto subito il giro della Rete: con ogni probabilità, si tratta infatti di scarichi industriali che, con la parziale ripresa delle attività, hanno ripreso ad invadere le acque del fiume Sarno, un tempo perfino navigabile visto il suo bacino particolarmente esteso (e nonostante la sua brevità di poco meno di 25 chilometri), che ne fa uno dei maggiori fiumi di tutto il meridione d'Italia. "Fiume Sarno oggi: era troppo bello per essere vero", il laconico commento della sezione campana del Movimento Cinque Stelle. Ma i commenti sono univoci in generale: le immagini delle acque "ripulite" dopo due mesi di lockdown avevano invaso la rete, ed ora rivedere liquami anche maleodoranti che invadono lo storico fiume sulle cui rive sono sorte decine di città campane fin dai tempi della Magna Grecia ha davvero lasciato il segno. "Ora c'è stata solo una riapertura parziale delle attività produttive e già l’inquinamento ha ripreso vigore, figuriamoci cosa potrà accadere quando riprenderanno tutte le attività", ha detto invece Marilena Schialo Lo Moriello, commissario dei Verdi a Castellammare di Stabia. L'auspicio è che in tempi brevi si possa risalire ai responsabili e provare ad evitare che il Sarno torni ad essere conosciuto solo come il fiume più inquinato d'Europa.

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