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Le migliori pizzerie di Napoli secondo Puok e Med, re dello street food partenopeo

Intervista al food blogger napoletano Egidio Cerrone, diventato nel tempo fenomeno del web con “Le avventure culinarie di Puok e Med”, che sta avvicinando allo street food campano con un linguaggio innovativo e sprovincializzante. E per Fanpage.it sfodera la lista delle 11 migliori pizzerie della Campania.
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Ci incontriamo all'esterno del locale intorno alle 21 di un sabato di metà novembre. Il clima insolitamente mite ci permette in tranquillità di scambiare due chiacchiere preparatorie, ammazzando con piacere l'oretta d'attesa per entrare e prendere un tavolo. Già, perché  il locale in questione, una nota "hamburgeria" di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, soprattutto al sabato è pieno zeppo, con una fila all'esterno che è almeno il triplo della sua capienza effettiva. E il merito di aver lasciato che questo piccolo paradiso del panino gourmet salisse alla ribalta come uno dei migliori in Campania, è anche suo, di Egidio Cerrone, il food blogger di "Le avventure culinarie di Puok e Med".

Biotecnologo 26enne, laureato magistrale con il massimo, 110 e lode e menzione alla carriera, Egidio ha trovato nel raccontare la passione per la buona tavola, la sua "sponda meravigliosa". Ma è soprattutto l'amore per la letteratura contemporanea ed il cinema che hanno giocato un ruolo fondamentale per l'immagine e lo stile di "Puok e Med". Gli oltre 2000 film visti da Egidio, come testimonia un foglio excel indicizzato da un algoritmo che tiene conto di ogni variabile, registi, attori, generi, per fornire la media voto esatta "Si , lo so , sono un super-nerd" dice, hanno dato al suo stile narrativo una sensibilità diversa, inedita per il suo genere, quasi epica.

Guai a parlare di mera recensione, quindi: Egidio vi parla di un panino e del suo creatore, di una pizza e del suo maestro pizzaiolo, con la stessa enfasi di un grande classico. E basta stargli accanto cinque minuti per capire che solo lui poteva mettere in pratica un'idea folle come il Pellegrimangio: 20 km a piedi in processione per un panino, come atto di devozione a amore. E da quella sera d'estate, tante cose sono cambiate: Egidio, oggi, è una web star. Davanti ad un buon panino che porta proprio il nome del suo blog, il confronto è stato all'ultimo morso

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Dal Pellegrimangio ad oggi, che cosa è successo?

"Eh. Due giorni dopo sono finito in ospedale per un brutto incidente stradale. Rottura del gomito e tanto tempo per pensare. E penso proprio che in quei giorni di ricovero sono nate quelle due o tre idee che hanno portato "Puok e Med" ad avere oggi 13mila followers affezionati, una pagina bellissima e un blog seguitissimo. Tra l'altro qualche settimana fa sono tornato in sala operatoria e, ancora, sono uscito dall'ennesimo ricovero con la percezione chiara e netta di cosa può e deve diventare il blog. Spero nei prossimi mesi di poter immaginare nuovi progetti senza dovermi rompere nulla. Ah, e poi mi sono fatto crescere la barba".

Da quando sono iniziate le tue avventure, sono gli stessi locali che quasi sembrano sfidarsi alla ricerca dell’ingrediente migliore pur di finire in un episodio di Puok e Med. Sbaglio?

"È normale che sia così. Non solo Puok e Med ha un gran bel seguito, ma farne parte vuol dire entrare in una grande famiglia, in cui aleggia positività e gioia. Oltre al fatto che, in un format in cui ogni articolo non muore mai ma viene riproposto costantemente ad ogni novità, diventare un episodio, una avventura culinaria, è quasi come avere un contratto a tempo indeterminato".

Ma tutto questo parlare di cucina in mainstream, alla lunga non rischia di saturare il “mercato”?

"Quando ho iniziato il mercato era già saturo, ma io neanche lo sapevo. Volevo solo raccontare il mio panino preferito a qualche persona in più. Non conoscevo nessuno nell'ambiente enogastronomico napoletano, non avevo nessun modello da imitare e non ero soggetto a nessun pensiero dominante. Avendo creato radici del genere, l'alberello anche se è cresciuto tantissimo è rimasto quello, con un modo di comunicare il cibo innovativo e sprovincializzante. Ora è bello vedere qualche gourmet addentare un grande panino senza averne vergogna".

Tutti si chiedono la stessa cosa: a quando un format video?

"Lo stiamo facendo. Non lo dite a nessuno ma stiamo per aprire il canale Youtube e il primo video è gia pronto. Nel frattempo sto studiando un paio di format in pieno stile Puok e Med e sto coagulando un po' di persone creative. Se trovo quelle giuste, che condividono il mio entusiasmo e il mio progetto, possiamo divertirci".

Hai tracciato i migliori 10 panini (in ordine sparso) della Campania, ma le 10 migliori pizzerie? Le hai lette quelle scelte dal Daily Meal? Sei d’accordo con loro?

"Si, ho letto la classifica del Daily Meal e l'ho trovata molto turistica. Le mie 10 pizzerie preferite? Se ve le dicessi, mi ucciderebbero dopo due minuti. Ma chiedo asilo politico a Fanpage e vi dico, sempre in ordine rigorosamente sparso, le 11 migliori pizzerie campane secondo me, fino a mò: 50 Kalò, Sorbillo ai Tribunali, Fratelli Salvo, Pizzeria del Popolo, Da Attilio, La Notizia, Eccellenze Campane, Masardona, Èlite, Pepe in Grani, Starita".

Il cibo e la biotecnologia, Ma Egidio Cerrone ha un’altra maniacale passione: il cinema.

"Si, sono cresciuto a Hitchcock e puparuoli (peperoni, ndr), passando gran parte della mia vita a vedere film di ogni tipo: muti, in bianco e nero, coreani, coi sottotitoli. Per tanto tempo i miei migliori amici sono stati Woody Allen, Orson Welles, Alfred Hitchcock che era tipo come un fratello, Akira Kurosawa, Stanley Kubrick, Jacques Becker, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni, Jean-Luc Godard, François Truffaut, Lucio Fulci, Frank Capra, Fritz Lang, Billy Wilder, Pedro Almodovar, i fratelli Coen, Takeshi Kitano, Louis Malle, Ingmar Bergman, Quentin Tarantino, Charlie Chaplin, Jean-Pierre Melville, Mario Bava, Martin Scorsese, Roman Polanski, Charles Laughton e il primo Spielberg, quello che con mille lire e un pupazzo mi convinse che a Capomiseno ci fossero gli squali. A casa sono sempre stato quello strano: prima era quello che vedeva film in bianco e nero coi sottotitoli, ora sono quello che fotografa tutto a tavola. Anche se proprio l'altro giorno, mia madre in un attimo di tenerezza ha usato queste precise parole: ‘Egidio, sin da piccolo, è sempre stato speciale'".

Adam Richman, il conduttore di “Man vs Food”,  è un esperto di cibo autodidatta. Come te. Ti ci ritrovi in questo parallelo?

"Non mi piace Adam Richman e non sono fan di Man vs Food. Lui mangia solo junk food e non fa cultura (preferisco un grande Anthony Bourdain). Io invece, a parte qualche panino scostumato ma sempre di alto livello in fatto di carni o contorni, sono della scuola dell'aureo fritto napoletano, della casata della genovese, devoto rò rraù, adepto della setta rò babbà e divulgatore della poetica delle nonne".

Egidio, qual è il segreto per un panino perfetto?

"Deve essere innanzitutto bello e deve essere di una grandezza tale da essere afferrato con due mani. Perchè se è bello e riesci a portarlo alla bocca mentre te lo squadri, è li che ti viene un sorrisone identico a quello di Carambola in Hook Capitano Uncino di Spielberg. Al morso poi deve farti godere con il gioco di consistenze e l'alchimia dei sapori, deve esploderti in bocca. Non date retta ai gastrofighetti che vi dicono che un panino può anche essere non saporito, pecchè se nunnè saporito, nunnè nu panino".

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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