Licola: rapina all’ufficio postale, dipendenti sequestrati e chiusi in bagno
Sono entrati in azione all'orario di apertura, quando dentro c'erano soltanto i dipendenti. Li hanno presi alla sprovvista e, armi in pugno, li hanno costretti ad aprire la cassaforte. Poi li hanno chiusi in un bagno e sono scappati col bottino: 25mila euro in contanti. La rapina è avvenuta alle otto di stamattina, 18 settembre, nell'ufficio postale di piazza San Massimo, a Licola, frazione di Pozzuoli, in provincia di Napoli; ad avvisare le forze dell'ordine sono stati i dipendenti, che per liberarsi hanno dovuto sfondare la porta.
I rapinatori erano in due, forse un terzo complice era in strada a tenere sotto controllo la situazione mentre gli altri erano dentro. Sono entrati col volto coperto da passamontagna e armati di pistola appena l'ufficio ha aperto le porte. Hanno bloccato la direttrice e, puntandole contro l'arma, l'hanno costretta ad aprire la cassaforte. Poi, per evitare che venisse lanciato l'allarme, si sono fatti consegnare i telefoni cellulari da tutti i dipendenti; prima di scappare, per guadagnare tempo durante la fuga, hanno costretto il personale a entrare nei bagni e hanno sbarrato la porta.
I dipendenti sono riusciti a liberarsi poco dopo, sfondando la porta. Sul posto, per i rilievi e le indagini, sono arrivati i carabinieri della stazione di Licola e della Compagnia di Pozzuoli, insieme agli specialisti della sezione Scientifica. Sono state acquisite le telecamere di sorveglianza dell'ufficio postale e i militari, durante i sopralluoghi nei paraggi, hanno verificato la posizione di altre videocamere installate nella zona, alla ricerca di qualcuna che potesse aver ripreso i rapinatori durante la fuga. I criminali sono scappati in automobile, sono stati effettuati pattugliamenti nella zona alla ricerca della vettura.