Linea 1, boato al Museo treno in frenata, panico a bordo del metrò
Paura sulla metropolitana Linea 1. Un boato tra le stazioni Materdei e Museo e una frenata improvvisa del treno ha mandato in panico i passeggeri questa mattina. L'Anm ha evacuato temporaneamente tutti i viaggiatori. Ma si è trattato solo di un grosso spavento, per fortuna durato poco. Il boato era dovuto a un salvavita della casa che è scattato nella galleria est. Il treno è arrivato in frenatura in stazione Museo in modalità IR (interruzione extrarapido). Nessun problema tecnico grave. La circolazione è ripresa quasi subito dopo le verifiche di rito.
Il forte rumore ha comunque creato molto disagio tra gli utenti. Tanti viaggiatori, dopo lo stop al Museo, si sono intrattenuti sulle banchine aspettando che il convoglio ripartisse. Il blocco è avvenuto infatti nella fascia oraria tra le più frequentate. Diversi passeggeri si sono lamentati perché dagli altoparlanti non hanno ricevuto spiegazioni del motivo del boato. Cosa che in alcuni ha generato preoccupazione. C'è anche chi ha riferito di aver sentito più boati, tra Salvator Rosa, Materdei e il Museo. Il fenomeno potrebbe essere legato al fatto che il salvavita quando scatta genera un rumore che si propaga poi a tutti i vagoni.
«Sono situazioni che possono capitare, è una cosa normale – spiega Fulvio Fasano, segretario Ugl Fna – Il forte rumore avvertito su tutti i vagoni è dovuto al salvavita che è scattato e ha attivato la frenata nella galleria che porta alla stazione Museo. Non si è trattato di un guasto tecnico grave. Il sistema di protezione ha funzionato ed è un bene che sia così e che il salvavita si attivi sempre al momento giusto, quando si verificano piccole difficoltà che potrebbero essere legate, ad esempio, a uno sbalzo di corrente. Fortunatamente – conclude – il servizio è tornato subito regolare, grazie alla professionalità del personale tecnico aziendale».
Gli stop per guasto della metropolitana Linea 1 negli ultimi anni non si contano più. L'11 aprile scorso, il metrò era rimasto fermo quasi per tutta la giornata a causa di un malfunzionamento all'impianto elettrico, che aveva costretto poi i tecnici ad un intervento di manutenzione notturna.
Disagi acuiti dalla perenne carenza di vetture. Solo 9 treni, infatti, circolano regolarmente sulla linea, mentre a regime dovrebbero essere almeno 12. Gli altri convogli sono fermi per guasto o per riparazioni, oppure perché in attesa di revisione per aver superato il chilometraggio.
Un netto miglioramento dovrebbe arrivare, però, l'anno prossimo. Quando cominceranno ad essere consegnati i 10 treni nuovi, a partire da gennaio, che il Comune di Napoli ha acquistato e sono attualmente in costruzione in Spagna. In questo modo, i tempi di attesa alle banchine dovrebbero essere fortemente ridotti, anche se, dall'altro lato, nei prossimi anni aumenteranno anche i chilometri di percorrere con le aperture previste delle nuove stazioni, da Tribunale-Centro Direzionale, fino al completamento dell'anello all'aeroporto di Capodichino.