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L’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca sequestrato dal Nas: non aveva le autorizzazioni

I Nas di Caserta hanno sequestrato l’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, quello dove lavora la maggior parte degli indagati dell’inchiesta sull’assenteismo che ha portato stamattina, 2 aprile, a 18 provvedimenti cautelari. La struttura, carente e priva di autorizzazioni, sarà comunque aperta per non creare disagi ulteriori agli utenti.
A cura di Nico Falco
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[Foto di repertorio]
[Foto di repertorio]

Funzionava senza l’autorizzazione all’esercizio di struttura nosocomiale. In altre parole: quell’ospedale non era aveva le certificazioni necessarie per accogliere pazienti, trattarli, svolgere tutte le pratiche delle cure. Il San Rocco di Sessa Aurunca, è stato sottoposto a sequestro preventivo da parte dei Nas di Caserta, diretti dal colonnello Vincenzo Maresca. È l’ospedale dove lavorano 16 dei 18 indagati raggiunti dai provvedimenti cautelari di stamattina, 2 aprile, nell’ambito di una inchiesta sull’assenteismo; l’ordinanza ricostruisce un sistema collaudato di complicità tra dirigenti medici, infermieri e personale amministrativo, in cui ci si copriva a vicenda marcando i badge degli assenti per far risultare che fossero al lavoro. L’intera struttura è stata chiusa in seguito agli accertamenti dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità che hanno riscontrato, durante i controlli, gravi carenze strutturali, funzionali e organizzative; i problemi sono stati riscontrati in particolar modo nel complesso delle sale operatorie e nella Radiologia.

L’ispezione è partita questa mattina, contemporaneamente all’esecuzione dei provvedimenti per assenteismo, affidati ai carabinieri della Compagnia di Capua. Durante le verifiche in ospedale è stata accertata l’assenza dell’autorizzazione di esercizio della struttura, prevista dall'art. 193 Testo Unico Leggi Sanitarie (R.D. n. 1265/34), in relazione alla Delibera di Giunta regionale della Campania n. 7301/2001. L’intero ospedale è stato sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza ed è partita la denuncia all’Autorità Giudiziaria del rappresentante legale, ovvero il direttore generale dell'Asl  di Caserta, Mario De Biasio; nel provvedimento è prevista la facoltà d’uso, per evitare l’interruzione delle prestazioni mediche ed ulteriori disagi ai pazienti che già si trovano ricoverati nell’ospedale. La Direzione Regionale per la Tutela della Salute fa sapere con una nota che è stata disposta una visita ispettiva regionale per individuare eventuali responsabilità, la qualità dell'assistenza offerta nel nosocomio e garantire la regolare presa in carico dei pazienti, senza interruzione delle prestazioni ai cittadini.

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