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Lutto a Vallo della Lucania, morto Federico Rossi: fu sottosegretario nel governo Dini

Morto all’età di 72 anni il professor Federico Rossi: studente prima e poi docente presso l’Università Federico II, si era poi trasferito all’Università di Cassino, dove era stato anche Rettore fino al 1996, quando fu chiamato da Lambero Dini, allora al governo, per ricoprire la carica di Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lutto nel mondo accademico e politico campano: è morto all'età di 72 anni il professor Federico Rossi, docente universitario e politico. La salma, partita da Napoli dove viveva con la famiglia, è arrivata in mattinata a Vallo della Lucania, in Cilento. Nessun funerale: una benedizione in forma privata, per le normative previste dal decreto per arginare il coronavirus, quindi la tumulazione nella cappella di famiglia. Sposato e padre di due figli, si era laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso l'Università degli Studi "Federico II" di Napoli nel 1972.

Era stato anche professore associato presso la medesima università partenopea, e poi professore ordinario presso l'Università degli Studi di Cassino (UniCas), dove poi era stato anche Rettore da dicembre 1990 a febbraio 1996: lasciò il suo ruolo universitario perché chiamato a ricoprire la carica di sottosegretario di stato al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica nel Governo Dini. Tra il giugno del 1994 ed il febbraio del 1996 era stato anche segretario generale della Conferenza Permanente dei Rettori delle Università italiane, prima appunto di accettare l'offerta di sottosegretario. Fu scelto anche come consigliere per le Politiche della Formazione Professionale dei ministri del Lavoro Antonio Bassolino prima e Cesare Salvi dopo, entrambi nel Governo D'Alema. Originario di Vallo della Lucania, viveva da tempo a Napoli con la famiglia, dove si è spento nelle scorse ore. Quest'oggi la salma è stata portata nel cimitero vallese e tumulata nella cappella di famiglia, dopo una veloce benedizione in forma privata e senza funerali.

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