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Maltempo, esonda il Sele. Evacuate decine di famiglie

L’esondazione del fiume nel Salernitano ha messo in ginocchio la piana del Sele, dove da due giorni le squadre dei vigili del fuoco, della Protezione Civile e dei dei consorzi di bonifica lavorano senza sosta per mettere in sicurezza le famiglie e per arginare gli ingenti danni prodotti sul territorio dall’evento. La protezione civile lancia un appello agli “angeli del fango”: “aiutateci”.
A cura di Angela Marino
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L'enorme volume della pioggia incessante delle ultime 24ore, nella giornata di ieri ha causato lo straripamento del fiume Sele, nella Piana omonima del territorio in provincia di Salerno. Decine le famiglie evacuate, ingenti i danni all'agricoltura. "Si lavora ancora a Capaccio con le idrovore e le motopompe per liberare abitazioni e locali dall'acqua e dal fango che li ha invasi dopo l'esondazione del fiume Sele", rassicura l'assessore alla Protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, che aggiunge: "sono oltre 150, tra volontari, tecnici e funzionari gli uomini che la protezione civile ha impegnato per prestare soccorso alle popolazioni. Al momento, sul posto si trovano 42 volontari delle associazioni coinvolte". "La situazione, lentamente, va migliorando anche se per oggi sono ancora possibili locali precipitazioni residue: il livello del corso d'acqua sta scendendo e ciò sta permettendo l'uso delle idrovore", spiega Cosenza. "Il sistema di allertamento del Centro funzionale della Regione Campania e la Sala operativa h24 della protezione civile regionale hanno perfettamente funzionato.

"La macchina del preallarme predisposta dalla Giunta regionale, la sensibilità dei sindaci e dell'intero sistema del volontariato, hanno consentito – sottolinea l'assessore – di non avere vittime, nonostante l'eccezionalità dell'evento". "Anche se il maltempo oggi e domani darà una tregua è necessario – avverte Cosenza – proseguire la vigilanza sul territorio per gli eventuali dissesti e dilavamenti che potrebbero derivare proprio dal deflusso delle acque sui versanti e negli alvei invasi dall'acqua. In particolare gli effetti delle precipitazioni al suolo dipendono dalla tenuta del materiale piroclastico e argilloso sui pendii e dalla resistenza degli argini dei fiumi. La Sala operativa di Protezione civile e il Centro Funzionale proseguono il monitoraggio dei fenomeni". L'assessore Cosenza è in contatto con il presidente della Regione, Stefano Caldoro , con il presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora e con l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Nugnes per i danni all'agricoltura. In settimana si terrà una riunione a Salerno per fare il punto sui danni agli argini, alle strade ed all'agricoltura.

Si cercano "Angeli del fango", l'appello: "Aiutateci".

La protezione civile cerca volontari per spalare il fango. È l'appello lanciato nelle ultime ore per venire aiutare le decine di famiglie residenti in località Gromola e Ponte Barizzo, dove garage, sottoscale e piani terra sono stati invasi da fango e detriti di ogni genere. Occorrono nuove braccia, insieme a quelle dei vigili del fuoco, degli operai dei consorzi di bonifica, delle squadre della Protezione Civile, dell'associazione Humanitas e delle forze dell'ordine che da ormai quasi due giorni lavorano arginare i danni nelle zone colpite dall'esondazione del Sele, che solo durante la scorsa notte è completamente rientrato negli argini. Ma il pericolo non è scampato. Le previsioni meteo, infatti, dicono che questa sera dovrebbe registrarsi un nuovo, deciso peggioramento, ed è per questo motivo che tante famiglie colpite dall'esondazione continuano a fare la spola tra le proprie abitazioni e quelle di amici e parenti, pronti a fuggire in caso di pericolo. Intanto, il sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, attende il vertice con la Regione Campania, il Genio civile e i consorzi di Bonifica per fronteggiare la situazione. "I cittadini di Capaccio Paestum – conclude Voza – sono giustamente esasperati e amareggiati ed hanno paura per il loro futuro. Le istituzioni devono loro risposte immediate e soddisfacenti".

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