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Marcianise in lutto per la morte di Mario Pio Zarrillo. Il sindaco: “Dramma per la città”

Il cadavere di Mario Pio Zarrillo, 22 anni, scomparso da casa a Marcianise, nella provincia di Caserta, il 31 agosto, è stato rinvenuto ieri in una villa abbandonata della cittadina: il giovane si sarebbe suicidato. Il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, su Facebook, esprime il lutto dell’intera comunità, devastata dalla tragica notizia.
A cura di Valerio Papadia
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Mario Pio Zarrillo
Mario Pio Zarrillo

Una intera comunità, quella di Marcianise, nella provincia di Caserta, piange l'inspiegabile morte di Mario Pio Zarrillo, 22 anni, scomparso dalla sua abitazione lo scorso 31 agosto. Il cadavere del ragazzo è stato purtroppo rinvenuto ieri, martedì 4 settembre, dopo giorni di ricerche, al primo piano di una villa abbandonata tra via San Francesco e via Marconi, proprio a Marcianise: l'ipotesi più accreditata al momento è che Mario Pio si sia suicidato. Il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, che aveva dato l'annuncio della tragica morte del ragazzo, affida ancora una volta a Facebook parole che racchiudono il dolore di tutta la città e restituiscono il senso del dramma per una comunità intera.

"Anche chi non conosceva MarioPio è ora affranto, muto, disorientato, senza forze e senza parole, spaesato, impaurito. Non lo conoscevo neanche io, ma in questi giorni avevo imparato a conoscerlo attraverso quel volto, il volto di un ragazzo con gli stessi anni di mio figlio. E ora siamo qui, tutti insieme, tutta Marcianise, piegati dal dolore e con un disperato bisogno di aggrapparci a qualcosa, cercando di capire ciò che forse non capiremo mai" scrive il primo cittadino sul social network.

"Mi associo al dolore dei genitori, della sorella, dei familiari. Di tutti gli amici. Li abbraccio, con la forza della disperazione. Li abbraccio a nome di tutta la città, cercando di trovare parole che – confesso – non ho. Non è il primo suicidio, questo, purtroppo, a Marcianise. Ma questa vicenda è stata vissuta in un modo diverso; è uscita subito dall'ambito familiare ed è diventata una vicenda collettiva, comunitaria. Non è la prima volta che Marcianise – conclude Velardi – dà prova della condivisione identitaria; è essa stessa un segno di un'epoca nuova pur nella tragedia"

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