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Mascherine “Made in Piemonte” fatte nel vesuviano, Grimaldi (Leu):”Chiarire i subappalti”

Scoppia la polemiche sulle mascherine “Made in Piemonte” realizzate sul Vesuvio. Il consigliere regionali Grimaldi: “La Regione chiarisca i subappalti e riferisca in aula”. Dalla Regione fanno sapere che nell’appalto non c’era l’obbligo di produzione e confezionamento in Piemonte. Eppure la stessa amministrazione Cirio ha voluto specificare in un volantino distribuito insieme alle mascherine che il prodotto era realizzato e confezionato in Piemonte.
A cura di Antonio Musella
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La vicenda delle mascherine "Made in Piemonte" commissionate dalla Regione Piemonte e prodotte in realtà nel Vesuviano ha scatenato la polemica dell'opposizione nel consiglio regionale piemontese. La vicenda, sollevata da Fanpage.it, racconta di un appalto di 6 milioni di euro per la produzione di 5 milioni di mascherine, commissionate dalla Regione Piemonte e vinto da 3 aziende locali. Le mascherine, destinate ai cittadini piemontesi, sono accompagnate da un foglio che riporta lo stemma della Regione Piemonte e la scritta: "Prodotte e confezionate da aziende piemontesi". Le immagini in possesso di Fanpage.it hanno dimostrato che almeno una parte di quelle mascherine è stata prodotta e confezionata da aziende del vesuviano. Nulla di illecito rispetto al capitolato d'appalto, se non la circostanza ironica che il prodotto, ovvero mascherine di tessuto non tessuto prodotte in deroga alle leggi specifiche, venga dichiarato come prodotto e confezionato in Piemonte ma proviene direttamente dalle pendici del Vesuvio.

Sul tema è intervenuto il consigliere regionale del Piemonte Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali e Verdi: "“Ci facciano capire per esempio se vi sia stato un subappalto o se alcune delle tre aziende piemontesi abbiano in realtà comprato da altri le mascherine – ha spiegato Grimaldi in una nota – siamo rimasti allo slogan ‘il Piemonte fa da sé', ma di questo poco ci importava e ci importa: vogliamo semplicemente sapere se i subappalti e soprattutto i dpi sono regolari e certificati. Saranno distribuiti ai cittadini? Qualche Asl ha comprato da quelle aziende per i medici?". Il consigliere regionale attacca il governatore Alberto Cirio anche sulla task force "Made in Piemonte" istituita lo scorso 25 marzo dalla Regione con lo scopo di certificare efficienza e sicurezza dei dispositivi di protezione: " Che ne è della task force lanciata dalla Regione per ‘garantire la conformità tecnica dei dispositivi di protezione individuale', che doveva coinvolgere Politecnico, Università di Torino e Università del Piemonte orientale?" si chiede Grimaldi. Nella giornata di ieri la Regione Piemonte aveva fatto sapere che: "Il bando non richiedeva, vista l’urgenza, tale specifica, ci attiveremo per trasparenza a verificare quanto prima tali affermazioni". Sebbene il bando redatto dalla Regione Piemonte non specifica l'obbligatorietà della produzione e del confezionamento sul territorio piemontese, ci chiediamo perché la stessa Regione ha voluto specificare nel volantino di accompagnamento delle mascherine che quel prodotto era realizzato e confezionato in Piemonte? Intanto Grimaldi ha chiesto agli assessori competenti di riferire sull'accaduto in consiglio regionale e in commissione legalità. Dalla giunta hanno fatto sapere di essere disposti a comunicazioni solo in commissione legalità.

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