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Matteo Salvini sta soffiando sul fuoco della pandemia in Campania

L’escalation di Matteo Salvini: prima sono intervenuti i parlamentari campani, poi il leader della Lega ha sentito i sindaci della Campania che stanno con lui e ora ha iniziato a martellare la Regione e Vincenzo De Luca sui temi del coronavirus. Il rischio è passare le prossime settimane a leggere o ascoltare i loro litigi a distanza.
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Matteo Salvini sta soffiando sul fuoco della polemica, per ora latente, ma in procinto di esplodere così come accaduto al Nord, sull'operato della Regione Campania per contrastare la pandemia di Coronavirus. Da qualche giorno l'ex ministro dell'Interno e segretario della Lega Nord sta lanciando segnali verso Sud. Prima la pattuglia di parlamentari verdi (Ugo Grassi, Francesco Urraro, Claudio Barbaro, Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello) a sostegno dei pizzaioli della Campania, poi la rete coi sindaci di area leghista. Ieri infatti sono partite le telefonate "conoscitive" ad una serie di fasce tricolori del Napoletano e del Salernitano: Vincenzo Catapano (San Giuseppe Vesuviano), Giuseppe Cuomo (Sorrento), Michele De Lucia (Positano), Salvatore Vecchia (Cassano Irpino). E ora iniziano a partire le prime stilettate contro Palazzo Santa Lucia: la prima è sulla situazione – drammatica –  delle case di cura con decine di positivi al Covid-19: da Villa Margherita a Benevento al Centro Minerva ad Ariano Irpino.

Oggi invece, il leader leghista  ha deciso di intervenire sulla mancata utilizzazione di due ospedali della Campania, a Cerreto Sannita ed a San Bartolomeo in Galdo, nel Beneventano. «Un terzo ospedale – afferma Salvini – a Sant'Agata dei Goti (Benevento) "è da utilizzare meglio. Anche se il sindaco di Benevento Clemente Mastella e Vincenzo De Luca si offendono – aggiunge Salvini – ho il dovere di segnalare i problemi di Benevento e di tutta la Campania, tra case di riposo con record di infettati, personale senza protezione, medici e infermieri stremati. Chiedo al governo di intervenire – conclude – al presidente De Luca di sciogliere questi nodi, al sindaco Mastella di collaborare anziché offendersi con la Lega».

È l'inizio dell'escalation della polemica: Mastella e De Luca, di solito i più reattivi alle polemiche con Salvini, potrebbero innescare una reazione a catena che poco si prospetta utile in tempi di dramma sanitario tra paura di contagio, quarantena e ospedali pieni e ovviamente anche di pesantissima crisi economica.

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