Maxi rissa alla Festa dei Gigli di Brusciano: arrestati 9 ragazzini
I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, su disposizione del gip del Tribunale dei Minori di Napoli e del gip del Tribunale di Nola, hanno arrestato nove ragazzini a Brusciano, nella provincia di Napoli: si tratta di sette minorenni e due maggiorenni, accusati del violento pestaggio di un ragazzo di 19 anni del posto. La baby gang ha accerchiato la vittima e ha cominciato a colpirla con caschi e cinture, provocandogli gravi lesioni; il ragazzo riuscì a salvarsi grazie all'intervento di un estraneo che si accorse del pestaggio e decise di intervenire. Alcuni dei minorenni arrestati questa mattina dai militari dell'Arma avrebbero anche partecipato a una maxi rissa scoppiata durante la Festa dei Gigli di Brusciano. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso, con accertamenti e perquisizioni.
La baby gang di Brusciano si vantava su Whatsapp
Per incastrare i ragazzi che hanno partecipato al pestaggio sono state anche determinanti le chat di Whatsapp, recuperate sui telefoni cellulari dei ragazzi identificati: tra i messaggi che si scambiavano ci sarebbero quelli in cui si vantavano delle azioni criminali. I ragazzini fermati, tutti residenti nel rione di edilizia popolare ex legge 219 di Brusciano, sono accusati di concorso in lesioni gravi, minaccia grave e danneggiamento, aggravati dall'aver agito in più persone e con l'uso di caschi e cinture per colpire la vittima; due, i maggiorenni, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, gli altri 7 sono stati collocati in comunità.
A Roccampiemonte un 17enne picchiato dal branco
Una rissa di vastissime proporzioni, qualche giorno fa, anche tra le strade di Roccapiemonte, nella provincia di Salerno. Circa una quarantina di ragazzi, incapucciati e armati di spranghe, si sono aggirati per le strade della piccola cittadina e hanno devastato alcune auto parcheggiate, malmenando anche chi si trovava al suo interno: a farne le spese un ragazzino di 17 anni, ferito alla testa; se l'è cavata, fortunatamente, soltanto con qualche punto di sutura. Ignoti i bersagli del raid: quanto i carabinieri sono giunti sul posto, il gruppo di ragazzi si è disperso; i militari dell'Arma continuano da indagare sulla vicenda.