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“Melissa forse uccisa dalla Sindrome di Brugada”: l’ipotesi sulla 16enne morta a scuola

I primi risultati dell’autopsia sul corpo di Melissa La Rocca, la 16enne morta in classe a Salerno, hanno evidenziato che la ragazza è morta a causa del cuore. Secondo i genitori, Melissa potrebbe essere stata uccisa dalla Sindrome di Brugada, la stessa che ha ucciso il calciatore Davide Astori.
A cura di Valerio Papadia
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Ieri amici e familiari hanno dato l'ultimo saluto a Melissa La Rocca, la studentessa morta improvvisamente mentre si trovava in classe a Salerno, lo scorso 7 ottobre: tutta la comunità di San Mango Piemonte ha partecipato ai funerali, anche se non fisicamente, della 16enne, che quasi tutti conoscevano nel piccolo centro del Salernitano. Sempre ieri, sono stati diffusi i primi risultati dell'autopsia effettuata all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno – la relazione completa arriverà soltanto tra qualche giorno – che hanno indicato come Melissa sia stata tradita dal cuore. Ora, una nuova ipotesi si fa strada: come riporta Giovanna Naddeo su "Le Cronache", secondi i genitori la 16enne sarebbe stata uccisa dalla cosiddetta Sindrome di Brugada, la stessa che, nel marzo del 2018, ha stroncato la vita di Davide Astori, difensore e capitano della Fiorentina.

Ma che cos'è la Sindrome di Brugada

Si tratta di una malattia cardiaca congenita che provoca disturbi dell'attività elettrica del cuore in assenza di difetti evidenti. La patologia, caratterizzata da un'anomalia dei canali ionici, viene trasmessa da genitore a figlio e può causare fibrillazione ventricolare e morte cardiaca improvvisa, come è in effetti accaduto per Melissa e per Davide Astori. La prima volta in Italia, la Sindrome di Brugada fu presentata nel 1988. Secondo i genitori di Melissa, la 16enne si poteva salvare soltanto se soccorsa immediatamente da un cardiochirurgo. I soccorsi, ad ogni modo, sarebbero stati celeri: a Melissa sono state somministrate, come spiegano ancora i genitori, sei fiale di adrenalina per tentare di far ripartire, purtroppo senza successo, il cuore.

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