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Mertens e Insigne vicini al ragazzo picchiato ai Colli Aminei: ‘Ti aspettiamo in campo’

I calciatori del Napoli Mertens e Insigne hanno manifestato vicinanza a Umberto, il ragazzo di 13 anni picchiato da un gruppo di coetanei nella Pineta dei Colli Aminei, a Napoli; gli hanno regalato una maglietta da calcio e lo hanno invitato ad andare sul campo il prima possibile. Il video dell’aggressione era diventato virale sui social.
A cura di Nico Falco
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Tra i tanti che hanno manifestato solidarietà e vicinanza a Umberto, il ragazzo di 13 anni picchiato ai Colli Aminei da un gruppo di coetanei, ci sono anche i giocatori del Napoli: ha incontrato Dries Mertens, che gli ha regalato una maglietta, e Lorenzo Insigne gli ha inviato un videomessaggio su Instagram, invitandolo a raggiungerlo sul campo non appena sarà possibile.

L'aggressione risale a pochi giorni fa, era avvenuta l'8 maggio nella Pineta dei Colli Aminei, nella zona collinare di Napoli. Il risalto era arrivato quando aveva iniziato a circolare il video. Nelle immagini si vede la vittima che viene circondata da un branco di ragazzini e picchiata a turno. Chi lo spintona, chi gli tira un calcio, chi un pugno. Sono tutti giovanissimi, sicuramente minorenni. E, mentre Umberto è comprensibilmente impaurito, cerca di farli ragionare e di difendersi dai colpi che continuano ad arrivare, senza reagire, c'è anche qualcuno che gira il video e qualcun altro che si assicura di essere stato ripreso.

Le immagini erano diventate velocemente virali, scatenando indignazione sui social, dove in molti avevano cominciato a pubblicare le fotografie dei ragazzini coinvolti, tutti minorenni, chiedendo punizioni esemplari e scatenando una gogna virtuale. Con la diffusione del video sono partite le indagini della Polizia di Stato che hanno portato alla denuncia per 5 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni per minacce aggravate e lesioni aggravate; denunciato per cyberbullismo il 13enne che ha girato il video. L'aggressione, è stato ricostruito, era stata la conseguenza di un litigio su Whatsapp tra la il giovane picchiato e uno degli aggressori, che per vendicarlo lo aveva attirato con l'inganno nel luogo dove c'è stata la violenza.

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