Miano, bomba carta e stesa di camorra nel Rione San Gaetano
La camorra alza il tiro a Miano, nella periferia nord di Napoli. Prima una bomba carta, poi una stesa. Il tutto a poca distanza da dove venne arrestato, appena giovedì scorso, era avvenuto un agguato nei confronti di un collaboratore di giustizia e figlio di un boss (che però ha sempre parlato di rapina nei suoi confronti). Al Rione Gaetano, insomma, sembra essere passati alla "guerra calda". L'ennesima faida che sembra iniziare a Napoli, in un quartiere come quello di Miano già alle prese con mille altri problemi.
L'episodio è accaduto attorno alle 4 di questa notte, quando improvvisamente una bomba carta è esplosa davanti all'ingresso di una palazzina di via Teano nell'isolato 8, danneggiando alcuni scalini, una parte della parte della facciata del palazzo stesso e sei auto parcheggiate. Poi, presumibilmente gli stessi ignoti hanno esploso in aria cinquanta colpi di pistola nella vicina via Vittorio Veneto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Secondigliano. Si cerca soprattutto di capire un eventuale legame con la vicenda avvenuta la settimana scorsa, quando venne ferito a colpi di pistola Luigi Torino, pregiudicato di 41 anni figlio dell'ex boss del Rione Sanità e ritenuto vicino al clan Lo Russo. L'uomo ha sostenuto di essere stato vittima di una rapina, ma gli inquirenti non escludono invece un regolamento di conti, proprio in virtù del fatto che l'uomo abbia deciso anni fa di diventare collaboratore di giustizia, dopo essere stato arrestato dalle forze dell'ordine.