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Minacce al procuratore di Napoli Giovanni Colangelo, scorta rafforzata

Le rivelazioni di un esponente della Sacra Corona Unita: la criminalità stava ‘sorvegliando’ il capo della procura di Napoli, annotandone spostamenti e abitudini. Subito scorta rafforzata al magistrato, alla guida dell’ufficio inquirente partenopeo da 3 anni.
A cura di Redazione Napoli
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Il procuratore capo di Napoli Giovanni Colangelo ha da qualche tempo una scorta rafforzata. Motivo: ci sarebbero organizzazioni criminali che negli ultimi tempi si sono informate su stili di vita, abitudini e percorsi del capo della Procura della Repubblica di Napoli. Lo rivela Il Mattino riferendo che ci sarebbe un testimone di giustizia che ha svelato un possibile piano per colpire il magistrato che da 3 anni guida la procura partenopea, una delle più attive vista la recrudescenza di episodi criminali. Il collaboratore di giustizia appartiene alla Sacra Corona Unita e avrebbe parlato nell'ambito di una inchiesta aperta a Bari.

Del fatto si è parlato anche nell'ultimo comitato ordine pubblico e sicurezza a Napoli, col ministro Angelino Alfano e il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. Solidarietà al magistrato dalla presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi: "La mia solidarietà e affettuosa vicinanza al procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo. Sono certa che non verra' meno il suo impegno nella lotta ai poteri criminali e il rigore e la grande professionalità con cui persegue il rispetto della legalità in un territorio tra più difficili e violenti".

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