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“Montalbano terrone, ci ha rotto i co…”. Maurizio De Giovanni contro Vittorio Feltri: “Vigliacco”

Mentre lo scrittore Andrea Camilleri versa in gravissime condizioni in ospedale, il fondatore di “Libero” Vittorio Feltri in un editoriale ha attaccato duramente la “creatura” letteraria più celebre del 93enne siciliano, il commissario Montalbano: “L’unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano, un terrone che ci ha rotto i co…”. La replica dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni: “Per avere ‘i cog… rotti’ bisogna averli. E se fosse lei ad averli rotti a tutti?”.
A cura di Francesco Loiacono
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Milioni di persone sono in apprensione da lunedì mattina per le condizioni di salute di Andrea Camilleri. Lo scrittore siciliano, 93 anni, è ricoverato in condizioni critiche all'ospedale Santo Spirito di Roma dopo un arresto cardiocircolatorio. Non tutti gli italiani sembrano però mostrare quella pietas cristiana che si dovrebbe provare di fronte a un uomo in fin di vita. Oltre ai soliti "leoni da tastiera", che hanno insultato il 93enne soprattutto per via di alcune sue recenti esternazioni, in particolare contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini, tra chi si è mostrato non troppo sensibile nei confronti dello scrittore c'è anche il giornalista Vittorio Feltri. Il fondatore e già direttore del quotidiano "Libero", non nuovo a provocazioni, ha dedicato il suo editoriale odierno al "padre" del commissario Montalbano, titolandolo "Camilleri marxista impenitente". Nell'articolo, al di là delle critiche per il bolscevismo del 93enne siciliano, sono tanti gli elogi al Camilleri scrittore, la cui arte viene definita da Feltri "mirabile". Poi però il direttore di Libero aggiunge: "Non tutta, ma quasi".

L'attacco di Feltri al Montalbano di Camilleri

Ed è qui che arriva il "graffio", la provocazione di Feltri. Che colpisce non direttamente Camilleri, ma proprio la sua creatura letteraria più nota: il commissario Salvo Montalbano. "L'unica consolazione per la sua eventuale dipartita – scrive Feltri preconizzando la morte di Camilleri – è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano, un terrone che ci ha rotto i coglioni almeno quanto suo fratello Zingaretti, segretario del partito democratico, il peggiore del mondo". Le parole di Feltri hanno inevitabilmente suscitato moltissime critiche (probabilmente era lo scopo di Feltri), veicolate soprattutto attraverso i social network. Su Twitter l'hashtag Feltri è schizzato in prima posizione nei trend topic (gli argomenti del momento).

La replica di Maurizio De Giovanni a Feltri

E sempre su un social network, in questo caso Facebook, è arrivata la replica a Feltri da parte di un collega di Camilleri, lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni: "Per avere "i cog… rotti" bisogna averli – ha scritto De Giovanni pubblicando uno screenshot dell'articolo di Feltri con la frase incriminata -. E se fosse lei ad averli rotti a tutti? Che vigliacco a dirlo adesso, che non può rispondere. Ma ci siamo noi. Ci siamo noi". Il commento di De Giovanni ha collezionato in poco tempo centinaia di "mi piace" e di commenti. Sono diversi i punti in comune tra Maurizio De Giovanni e Camilleri. Entrambi sono originari del Sud Italia ed entrambi hanno raggiunto la notorietà grazie soprattutto al genere "giallo". De Giovanni, napoletano classe 1958, ha dato vita a personaggi come il commissario Ricciardi (che si muove nella Napoli degli anni del fascismo) e l'ispettore Lojacono, divenuto celebre per la serie de "I bastardi di Pizzofalcone" che è stata recentemente trasposta in una fiction televisiva di successo con Alessandro Gassmann.

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