Morte Ugo Russo, uno di quelli che ha sparato contro la caserma rapinava Rolex a Roma
La Squadra Mobile di Roma ha arrestato tre persone, tra i 21 e i 36 anni, sospettate di cinque rapine di Rolex avvenute nella Capitale nel periodo che va dal gennaio al maggio del 2019. Tra gli arrestati di oggi c'è anche un giovane di circa 20 anni che gli inquirenti hanno identificato come uno degli autori degli spari contro la Caserma Pastrengo, sede del Comando Provinciale di Napoli dei carabinieri, verificatisi dopo la morte di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso da un carabiniere sul lungomare partenopeo durante un tentativo di rapina. Gli investigatori hanno accertato che le rapine degli orologi di lusso sono avvenute con la cosiddetta tecnica dello specchietto: uno dei rapinatori urtava lo specchietto di un'auto in sosta; appena il conducente metteva il braccio fuori dal finestrino, un altro complice era pronto a strappare il Rolex dal polso e a darsi alla fuga. La banda ha rubato orologi per un valore complessivo di circa 100mila euro.
Il giovane arrestato in data odierna si trova già recluso, insieme a un coetaneo, come detto per gli spari contro la caserma dei carabinieri, avvenuti nella notte dopo la morte di Ugo Russo. Il ragazzo di 15 anni è stato ucciso a colpi di pistola in via Generale Giordano Orsini nella notte tra il 29 febbraio e il 1° marzo, mentre tentava di rapinare proprio di un Rolex un carabiniere fuori dal servizio, che ha però reagito sparando con l'arma di ordinanza. Ugo Russo è stato soccorso dai sanitari e portato all'ospedale Pellegrini, nel cuore di Napoli, dove è purtroppo deceduto: alla notizia della morte, famigliari e amici hanno devastato il Pronto Soccorso del nosocomio. Qualche ora dopo, sono invece stati esplosi colpi contro la Caserma Pastrengo.