Morto Fabrizio Frizzi, il ricordo del napoletano Pio Russo: “Uomo perbene dal grande cuore”
Tra i tanti ricordi commossi di Fabrizio Frizzi, morto improvvisamente nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 marzo all'ospedale Sant'Andrea di Roma in seguito ad una emorragia cerebrale, stando a quanto riportato dalla famiglia, c'è anche quello di Pio Russo, giornalista di Portici di 38 anni affetto da una malattia rara, che lo showman romano aveva sostenuto nei mesi scorsi anche con un video messaggio che il cronista partenopeo aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook, facendo il pieno di visualizzazioni. Il filmato risale allo scorso febbraio, quando Frizzi già stava combattendo contro le sue condizioni di salute non ottimali, dopo l'ischemia dello scorso ottobre, ed è indirizzato alla mamma di Pio.
"Cara mamma Anna, un abbraccio fortissimo dal tuo amico Fabrizio, e ricorda che Pio ti vuole tanto bene e ti ringrazia per tutto quelli che fai per lui", sono le parole che il conduttore rivolge alla mamma del giornalista vesuviano, che da oltre un anno è affetto da una patologia autoimmune rara che gli impedisce di camminare. Il giovane è sostenuto da tantissimi personaggi famosi, proprio come Frizzi. Dopo aver appreso della sua scomparsa, Pio ha condiviso di nuovo il filmato sul social network per sottolineare il grande cuore del presentatore scomparso. "L'uomo che ha fatto commuovere mia madre – si legge nel suo messaggio – e le ha regalato un sorriso in questo momento difficile e che oggi la farà piangere per l'immenso dispiacere che proviamo tutti. Un uomo perbene Fabrizio Frizzi, una persona disponibile e dal cuore grande. Buon viaggio e grazie ancora".
Che Frizzi avesse molto a cuore i problemi delle persone in difficoltà non è mai stato un mistero. Molto legato ad associazioni come Telethon, era sostenitore anche delle cause di Save The Children e dell'Uildm (l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). Indimenticabile resterà anche l'aiuto dato a Valeria Favorito, che nel 2000 riuscì a salvare dalla leucemia donandole il suo midollo osseo. "La generosità è una parola con cui tanti si riempiono la bocca. Tu, invece, in silenzio, con la semplicità e la riservatezza, l'hai fatto davvero", aveva scritto la ragazza in una lettera dedicata a colui che le ha dato un pezzo di sé rendendo possibile la sua vittoria sulla malattia.