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Morto il 26enne colpito da un proiettile vagante la notte della vigilia di Natale

Il giovane di nazionalità georgiana, residente in Italia da diverso tempo, era stato colpito alla testa mentre era seduto sul divano di casa propria. Per il 26enne, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Loreto Mare, non c’è stato nulla da fare.
A cura di Angela Marino
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È morto dopo un'agonia durata cinque giorni, Giorgi Gorgadze, il 26enne georgiano colpito alla testa da un proiettile la notte tra il 24 e il 25 dicembre all'interno della sua abitazione nel centro storico di Napoli. Il giovane è deceduto nel reparto di Rianimazione del Loreto Mare, dove era ricoverato in condizioni gravissime dalla notte di giovedì,  con la sospensione dell'attività cerebrale. L'uomo – secondo quanto riferito dalla moglie con la quale viveva da diverso tempo in Italia – era seduto sul divano della loro abitazione in vico delle Zite, al quarto piano, nella zona di Forcella. Il giovane – racconta la donna che al momento dei fatti si trovava in un'altra camera – stava giocando alla playstation quando è stato raggiunto da un proiettile sparata probabilmente per festeggiare il Natale.

La pallottola era rimasta conficcata al centro del cranio. Le condizioni del 26enne, trasportato d'urgenza al Loreto Mare, erano apparse da subito gravissime ai sanitari che lo avevano soccorso. La testimonianza della donna è ora al vaglio degli inquirenti, che non escludono alcuna ipotesi, oltre a quella del colpo vagante. Sul posto, in vico Zuroli, a pochi passi dall'appartamento in cui viveva il giovane georgiano, la polizia scientifica ha rinvenuto una dozzina di bossoli di vario calibro. Colpi che, con molta probabilità, erano stati esplosi intorno alla mezzanotte per "festeggiare" il Natale.

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