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“Morto per la droga”, invece stroncato da un tumore: gaffe del parroco, i familiari lasciano la chiesa

Bufera su un parroco di Piaggine, piccolo comune della provincia di Salerno, durante la messa di suffragio per un 50enne del posto, deceduto negli Stati Uniti a causa di un tumore. Il prete ha insinuato che l’uomo fosse morto a causa della droga, mentre è stato stroncato da un tumore. Indignati, i famigliari hanno lasciato la chiesa.
A cura di Valerio Papadia
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È bufera sul parroco di Piaggine, comune di un migliaio di anime del Cilento, nella provincia di Salerno. Lo scorso primo aprile, nella chiesa di San Nicola, si stava celebrando una messa di suffragio, in contemporanea con il funerale negli Stati Uniti, per Carmelo Pepe, un 50enne del posto trasferitosi da molti anni in America e deceduto dopo una battaglia di circa tre anni con un tumore, che alla fine ha avuto la meglio. Il parroco, però, don Aniello Palumbo, 85 anni, durante l'omelia ha insinuato che il 50enne fosse morto a causa della droga, sollevando l'indignazione dei familiari e di altre persone presenti alla funzione, che hanno abbandonato la chiesa.

Soltanto il fratello del defunto è rimasto in chiesa e ha ribadito, con calma, al parroco, che Carmelo era deceduto a causa di un tumore. Dopo la messa e la bufera che si è sollevata, il parroco ha voluto chiedere scusa ai parenti del defunto, asserendo che le sua parole siano state travisate. Da quanto si apprende, però, non è la prima volta che il parroco si lascia andare a gaffe del genere: già lo scorso anno, alcuni fedeli avevano mandato una lettera al vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, chiedendo l'allontanamento di don Aniello Palumbo dalla parrocchia di Piaggine.

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