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Mozzarella di bufala in Canada, le analisi: nessun rischio per la salute

Le analisi sulla mozzarella di bufala proveniente da Cellole, nella provincia di Caserta che, lo scorso ottobre, era stata ritirata dal commercio in Canada per presunta contaminazione di un batterio, hanno invece rivelato che non c’è alcun rischio per la salute: il governo canadese ha così nuovamente liberalizzato il commercio della suddetta mozzarella nel paese.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Si è conclusa con un lieto fine la vicenda relativa alla mozzarella di bufala proveniente da Cellole, nella provincia di Casera, che lo scorso mese di ottobre era stata ritirata dal commercio in Canada per la sospetta presenza di un batterio pericoloso per la salute dei consumatori: le analisi d rito effettuate sui prodotti a marchio Cilento hanno escluso la contaminazione e, di conseguenze, il rischio per la salute. Come fanno sapere dell'azienda, infatti:

Dalle analisi ufficiali è stato del tutto escluso anche un potenziale rischio di contaminazione sui prodotti a marchio Cilento o altri prodotti/brand/lotti. Evidenze della conformità produttiva dello stabilimento (Ispezioni e Analisi) sono state fornite a corredo dell’articolo di smentita dell’11/01/2020. D’altronde l’Agenzia canadese (la Canadian Food Inspection Agency, ndr) ha posto in essere solo un richiamo prudenziale per un caso di possibile contaminazione, e non è mai stato accertato un rischio effettivo. In seguito all’allerta provocata dall’Ente Canadese, in data Sabato, 30/11/19, la Asl di riferimento ha avviato un’ispezione igienico-sanitaria. La Asl, durante il sopralluogo, ha rilevato, tra l’altro, la seguente documentazione: tracciabilità completa del lotto di produzione, escludendo che il rischio di POSSIBILE Contaminazione sia esteso ad altri prodotti/produzioni, ma ristretto alla specifica produzione di esigua quantità destinata in Canada. In data lunedì 02/12/19, i Nas in collaborazione con ASL, si sono recati presso lo stabilimento Cilento per una seconda ispezione igienico-sanitaria, con contestuale prelievo di campioni di prodotto finito, conclusa senza che criticità siano emerse. Tutta la materia prima è sottoposta a processo di pastorizzazione per escludere eventuali contaminazioni all’origine. Ciò nonostante nell’ambito del piano di sorveglianza preventiva, il batterio patogeno oggetto dell’allerta è sistematicamente ricercato con cadenza settimanale, sia sul prodotto finito che nell’ambiente produttivo (superfici, liquidi di processo, pavimenti, ecc.). Infatti, in data 15/11/19, giorno di produzione del lotto oggetto dell’allerta Canadese, venivano effettuati controlli di routine su prodotto finito (10 aliquote) e ambiente (4 punti). Tutti i Controlli hanno dato esito conforme. L’allerta per possibile contaminazione che era stata avviata sulla base di un rischio potenziale, ovvero di un’analisi in corso di esecuzione, si è conclusa con la ricezione in data 02/12/19 di un Rapporto di Analisi definitivo il cui esito non ha rilevato alcun rischio reale per la Salute dei consumatori. Infatti anche i lotti successivi, presenti sul mercato Canadese, sottoposti a blocco preventivo per effettuare le dovute analisi di rito, sono stati liberalizzati e ne è stata autorizzata la commercializzazione

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