Napoletani scomparsi in Messico, De Magistris chiama il ministro degli Esteri
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, interviene nella ormai lunga vicenda dei tre napoletani scomparsi in Messico lo scorso gennaio. Il primo cittadino partenopeo ha assicurato infatti alle famiglie di Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, i tre scomparsi rispettivamente padre, figlio e nipote, il suo aiuto per cercare di uscire dall'impasse in cui i familiari si trovano ormai dall'estate.
Lo ha assicurato l'avvocato delle famiglie, Luigi Ferrandino, che ha accompagnato i familiari dei tre uomini a Palazzo San Giacomo per incontrare De Magistris. Il sindaco partenopeo ha quindi assicurato che nel giro di qualche ora avrebbe telefonato al ministro degli Esteri per fare pressioni sulle autorità messicane, al fine di accelerare le indagini in merito alla scomparsa dei tre napoletani: l'ultimo "aggiornamento", dal Messico, risale a luglio quando fu arrestato un narcotrafficante che si credeva legato proprio alla vicenda, che si disse potesse essere addirittura il "mandante" della sparizione.
Ma da allora, il silenzio. Tanto che i familiari dei tre scomparsi nelle scorse settimane avevano dovuto mettere in piazza una vera e propria protesta, arrivando perfino ad occupare i binari della Stazione di Napoli Centrale per riaccendere le luci mediatiche sul caso. Il sindaco Luigi De Magistris, ha fatto sapere l'avvocato Ferrandino, durante l'incontro ha anche preso l'impegno di fare una richiesta simile anche al capo della procura partenopea, per poi invitare nuovamente le famiglie dei tre scomparsi a Palazzo San Giacomo tra quindici giorni, per fare il punto della situazione.