Napoletani scomparsi in Messico, familiari incontrano Alfano che promette: “Massimo impegno”
I familiari dei tre connazionali originari di Napoli scomparsi in Messico, hanno incontrato oggi il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano. Il ministro uscente, ma ancora in carica, ha assicurato il massimo impegno delle autorità per il ritrovamento di Raffaele Russo, suo figlio Antonio Russo e suo nipote Vincenzo Cimmino, scomparsi da oltre un mese.
Alfano ha condiviso con i familiari e il loro avvocato il colloquio telefonico avuto alcuni giorni fa con l'omologo messicano Luis Videgaray Caso. Alfano ha assicurato l'impegno del personale dell'Ambasciata, del ministero dell'Interpol e della Procura per arrivare alla verità e per fare pressione sulle autorità messicane.
"Intervenga la polizia italiana in Messico, le autorità inviino l'Interpol, troppi ritardi e troppe ombre su quell'inchiesta". Questo l'appello dei familiari dei tre scomparsi ai microfoni di Fanpage, che ha ricostruito i buchi nelle indagini delle autorità locali. Per la sparizione dei cittadini italiani sono stati al momento arrestati quattro poliziotti: dopo averli fermati avrebbero consegnato Raffaele, Antonio e Vincenzo a un cartello della droga.
Il fenomeno delle sparizioni forzate in Messico ogni anno coinvolge in Messico migliaia di persone: migranti centroamericani diretti in Usa, attivisti per i diritti umani, sindacalisti e militanti politici, membri delle forze di sicurezza e cittadini qualsiasi. ora si indaga per capire prima di tutto perché i tre connazionali siano finiti nel mirino di un gruppo criminali, nella speranza di ritrovarli al più presto.