Napoli, 16enne sfregiato al volto e rapinato alla metro di Scampia
A due mesi dall'aggressione di Franco Della Corte, la guardia giurata poi morta in ospedale due settimane dopo, la stazione di Piscinola-Scampia, uno dei due capolinea – insieme a piazza Garibaldi – della Linea 1 della Metropolitana di Napoli, è stata teatro di un'altra aggressione. All'esterno della stazione un ragazzo di 16 anni è stato infatti selvaggiamente picchiato da due giovani malviventi, che a bordo di uno scooter lo hanno avvicinato e colpito con una spranga al volto, sfregiandolo, per poi rubargli il cellulare e lo zaino, per poi darsi alla fuga e lasciare il 16enne a terra, sanguinante. Il ragazzo è stato portato all'ospedale Cardarelli, dove la profonda ferita allo zigomo, è stata suturata con quattro punti. La madre del 16enne ha denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine, ma anche in un lungo post su Facebook, dove ha pubblicato anche le foto di suo figlio e della sua ferita.
"E fu così che un pomeriggio di sole, dopo le piogge, un liceale di 16 anni all'uscita della metro decise di godersi il sole e tornare a casa a piedi dopo la mattinata chiuso in classe… Purtroppo non poteva immaginare che c'erano 2 delinquenti che avevano deciso di tagliarli la strada con il motorino, aggredirlo chiedendogli soldi e sensa aspettare risposta colpirlo con una sbarra di ferro con le catene ed atterrarlo, provocandogli una profonda ferita allo zigomo alla quale i sanitari dall'ospedale Cardarelli hanno apposto 4 punti di sutura e riscontrato trauma maxillo-facciale… Il liceale, continuato ad essere aggredito, per evitare il peggio visto che si accanivano non trovandogli soldi e avendo paura di fuoriuscita di armi, consegnava il cellulare… Non contenti i delinquenti gli rubavano lo zaino con i libri e scappavano lasciandolo a terra sanguinante… Questo è avvenuto purtroppo a Scampia ma poteva accadere ovunque e so che la mia Scampia non è questa… Ma quello che mi infastidisce è che ognuno si è sentito in diritto di dire che sono zone pericolose… Non bisogna di pomeriggio camminare da soli e chiedere perché non avesse aspettato il pullman… Come dire te la sei cercata… Allora mi sono ricordata dello stupro del Circeo… Allora tu donna, che porti la gonna più corta e esci da sola se sei stuprata te la sei voluta… Ma in che cazzo di mondo vivo… Per la cronaca il liceale è mio figlio Emanuele e non mi fa paura dire che abbiamo sporto regolare denuncia ai carabinieri perché Emanuele, e noi con lui, non vuole che questo accada più a nessun altro ragazzo… Chi vuole può condividere… Meglio far conoscere queste oscenità" ha scritto la donna sul social network.