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Vigilante ucciso a Piscinola: news sulle indagini

Morto Franco Della Corte, la guardia giurata aggredita alla metro Piscinola di Napoli

Da due settimane era ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Cardarelli di Napoli, dopo che uno sconosciuto gli aveva spaccato il cranio davanti alla fermata metro Piscinola. Purtroppo Franco Della Corte, 52enne guardia giurata, non ce l’ha fatta: è morto nella notte.
A cura di Francesco Loiacono
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Franco della Corte, il vigilante morto
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Da due settimane era ricoverato in condizioni critiche all'ospedale Cardarelli di Napoli, dopo che qualcuno gli aveva spaccato il cranio con un pesante oggetto. Purtroppo Franco Della Corte, 52enne guardia giurata, non ce l'ha fatta: è morto nella notte dopo aver lottato a lungo e aver subito anche un intervento chirurgico: "Piangiamo l'ennesima vittima in servizio – ha affermato il presidente nazionale dell'Associazione guardie particolari giurate (Agpg) Giuseppe Alviti – ci stringiamo attorno alla famiglia Della Corte in questo momento di grande dolore". Della Corte era stato aggredito nella notte tra il 2 e il 3 marzo alla stazione Piscinola della metropolitana di Napoli, dove prestava servizio. Era stato trovato riverso a terra davanti all'ingresso della metro con un grave trauma cranico. I motivi e i responsabili dell'aggressione restano ignoti: secondo i colleghi dell'uomo, il 52enne stava facendo un'ispezione all'interno della stazione quando, improvvisamente, sarebbe stato aggredito alle spalle e colpito alla testa.

La guardia giurata era stata soccorsa dal 118 e portato d'urgenza all'ospedale Cardarelli, dove fin da subito le sue condizioni erano apparse critiche. Nella notte, dopo aver lottato a lungo, il decesso. Sulla salma dell'uomo, che si trova attualmente al Policlinico, sarà eseguita l'autopsia. Della Corte era originario di Marano, cittadina nella quale negli scorsi giorni era stata organizzata una fiaccolata di solidarietà promossa dai famigliari della vittima, ora in lutto come tutto il mondo dei vigilantes: "Lo Stato è assente sulla categoria e siamo solo carne da macello, veniamo ammazzati sia burocraticamente per un rinnovo quanto ammazzati dalla criminalità, ma nessuno prende le giuste posizioni. Io come presidente e Noi tutti dell'associazione nazionale guardie particolari giurate siamo vicino al collega e alla famiglia", aveva scritto in occasione dell'aggressione del collega il presidente dell'Agpg Alviti.

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