Napoli, bombole del gas a rischio esplosione e semivuote: denunciati gestori di depositi

Erano delle polveriere. Nel pieno centro abitato, a pochi passi dagli edifici. Migliaia di litri di gpl stipati senza regole, senza controlli, con sigilli falsificati. L'operazione del Gruppo Napoli del Comando Provinciale della Guardia di Finanza scoperchia il vaso di un business da parecchie migliaia di euro, gestito, letteralmente, giocando col fuoco.
Parlano i numeri: 2800 bombole sequestrate, per circa 50mila litri di prodotto.
Le Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di controlli in magazzini tra Napoli e provincia, con ispezioni per verificare non solo eventuali frodi, ma anche, e soprattutto, la corretta conservazione del gpl ad uso domestico, che, se non tenuto correttamente, è una potenziale bomba.
In 6 depositi hanno scoperto che i gestori effettuavano una frode sistematica nei confronti dei clienti: veniva immessa una quantità di liquido inferiore a quanto indicato. Ma c'è di peggio: il 90% delle bombole non aveva il collaudo lo aveva scaduto o addirittura falsificato, il sigillo di plastica della certificazione che si appone vicino all'erogatore, e che avrebbero dovuto fornire le ditte incaricate, venivano stampigliati dagli stessi gestori, che imprimevano numeri e date falsi.
Uno dei depositi più grossi scoperto si trovava a Chiaiano, vicino ai palazzi. Dentro c'erano quasi 1500 bombole e nessun sistema antincendio. In un garage vicino, poi, c'erano altre bombole vuote e i cartellini e l'attrezzatura per stampare le finte certificazioni e per falsificare le revisioni. Al termine del servizio i magazzini sono stati messi in sicurezza e i responsabili denunciati.