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Napoli, Buoni spesa Coronavirus, dal Comune 10 milioni di euro in alimenti ai poveri

Il Comune di Napoli metterà a disposizione 10 milioni di euro per distribuire gli alimenti alla gente povera. Il deposito sarà alla Mostra d’Oltremare, vigilato dalle telecamere, e sarà allestito da domani, e servirà agli assistenti sociali e ai volontari ad approvvigionarsi degli alimenti per le famiglie.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ammontano a quasi 10 milioni di euro i fondi a disposizione del Comune di Napoli per aiutare le famiglie bisognose a fare la spesa in questo periodo di emergenza. Ai 7,6 milioni di euro messi a disposizione dalla Protezione Civile Nazionale che serviranno a distribuire i “Buoni spesa” alle famiglie per comprare gli alimenti nei negozi convenzionati e all'acquisto di generi di prima necessità, infatti, il Municipio partenopeo aggiungerà altre economie: circa un milione di euro in più dai vari fondi per le politiche sociali già impegnati in bilancio per il 2020 ma che non possono essere spesi, che potranno essere utilizzati sempre per l'acquisto e la distribuzione di alimenti. Più un altro milione e mezzo arrivato dalle donazioni. Non è escluso che il tesoretto per l'emergenza possa essere aumentato ancora con le risorse recuperate dalle attività che al momento sono chiuse. Il deposito di tutti gli alimenti e i beni di prima necessità sarà alla Mostra d'Oltremare, nel padiglione 6. Da domani arriveranno anche le telecamere per la sorveglianza. Ancora da definire la platea dei beneficiari e le modalità di erogazione. Accanto ai percettori del reddito di cittadinanza che a Napoli sono 118mila, il provvedimento dovrebbe essere esteso ad una platea più ampia, perché il decreto prevede di dare priorità a chi non percepisce altri sostegni dallo Stato.

Il sindaco: salvadanaio da 10 milioni

Per Napoli il Governo ha messo a disposizione circa 330 milioni di euro, di cui 321 milioni di anticipo dal Fondo di solidarietà comunale, e altri 7,6 milioni dall'ordinanza di Protezione Civile. “Esprimo un giudizio positivo rispetto ai fondi stanziati dal Governo – afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a Rainews24- anche se nulla è sufficiente in questa fase. Noi ci siamo mossi in anticipo istituendo il fondo comunale. Tutte queste risorse ci permetteranno di arrivare nelle case dei napoletani rimasti privi di reddito, ma non bisogna dimenticare che a Napoli non ci sono solo i cassaintegrati o le partite Iva, qui c'è anche un'economia del quotidiano, dell'arrangiarsi, un'economia anche del sommerso che deve avere il diritto di mettere il piatto a tavola”. I fondi, secondo il primo cittadino, dovrebbero arrivare “non oltre questa settimana”. “Per ora – conclude – la rete tra amministrazione, privato sociale, reti di solidarietà laiche e religiose sta tenendo. Non ci sono disordini, ci sono segnali che attenzioniamo ma non c'è ancora un tema di ordine pubblico".

Ai 7,6 milioni che arriveranno dal Governo, il Comune aggiungerà le risorse del fondo partenopeo di solidarietà, chiamato “Cuore di Napoli”, in cui confluiranno risorse dell'amministrazione e donazioni di privati. Il Governo deve istituire il reddito di quarantena che deve andare nelle tasche di tutti superando i limiti del reddito di cittadinanza. Ritengo che tale misura dovrebbe valere fino al 31 luglio, termine che il Governo ha fissato per la fine dell'emergenza nazionale. Questa misura sarebbe fondamentale per la tenuta della coesione sociale del Paese ed eviterebbe che le persone vengano sfamate dagli usurai e dalla criminalità organizzata”.

“Reperire anche altre risorse”

“Bisogna reperire anche altre risorse per incrementare i fondi per i bisognosi – commenta Maria Caniglia, presidente della commissione comunale Welfare – Ci sono 1,2 milioni di risorse impegnate per attività sociali che al momento sono chiuse, che potrebbero essere riutilizzate a questo scopo. Bene aiutare i percettori del reddito di cittadinanza a fare la spesa, perché magari alcuni lo utilizzano per pagare l'affitto, ma la platea dei beneficiari non può essere solo questa, perché l'emergenza ha creato un grande numero di nuovi poveri, che prima riuscivano ad arrivare a fine mese con qualche lavoretto. Bisogna aiutare anche queste persone. Come individuarli? La mia proposta è di incrociare i dati Isee, che valutano il patrimonio mobiliare, ma non includono il reddito di cittadinanza, con quelli dei percettori del reddito. Con l'aggiunta di una autocertificazione dove si dichiara che non si percepiscono altri redditi dallo Stato”.

"Ancora una volta – afferma Roberta Giova, consigliere comunale del gruppo La Città – bisogna registrare mancanza di collaborazione ed in un momento così delicato della vita della nostra città e del paese, incapacità ad ascoltare le opposizioni che pure avrebbero voluto dare il proprio contributo. Quale sarà la platea di riferimento destinaria di queste misure governative? Chi saranno i soggetti beneficiari che potranno usufruire di contributo o di buono spesa? Ci sono gli invisibili ed  nuovi poveri. Se ne terrà conto? E quelli che sono già destinatari di misure speciali, saremo in grado di individuarli in modo tale da non generare assurde discriminazioni? Quali saranno i soggetti gestori che si occuperanno dell'acquisto e della distribuzione delle derrate alimentari?".

Alla Mostra d'Oltremare il deposito dei generi alimentari

Il deposito dei generi alimentari per i poveri sarà realizzato nel padiglione 6 della Mostra d'Oltremare, che da domani sarà attrezzato anche con la videosorveglianza. L'utilizzo della Mostra come hub di raccolta degli alimenti era stato annunciato dal sindaco, Luigi de Magistris, nella giornata di sabato e ieri c'è stato un sopralluogo effettuato dal presidente della Mostra, Remo Minopoli, dal vicesindaco, Enrico Panini, e dagli assessori Monica Buonanno (Welfare) e Rosaria Galiero (Protezione Civile). Non sarà un centro di distribuzione dei pacchi spesa al dettaglio, ma una sede logistica dove confluiranno gli acquisti del Comune e le donazioni, dove poi i servizi sociali comunali e le associazioni di volontariato potranno recarsi per rifornirsi. La NapoliServizi domani mattina farà un intervento di pulizia generale per accogliere il materiale che sarà scaricato domani mattina.

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