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Napoli, chiede di spostare l’auto parcheggiata alla fermata: autista Anm aggredito

Un autista di Anm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Napoli, in servizio sul filobus della linea 254, è stato aggredito. L’uomo, nei pressi di piazza Principe Umberto, ha chiesto a un’automobilista di spostare la vettura, parcheggiata alla fermata: il ragazzo alla guida è sceso dall’abitacolo e ha minacciato l’autista, mandando in frantumi la porta del filobus.
A cura di Valerio Papadia
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Violenza a Napoli ai danni di un dipendente del trasporto pubblico: un autista di Anm, l'azienda che gestisce il trasporto in città, è stato aggredito da un automobilista; è accaduto nei pressi di piazza Principe Umberto, al Vasto. Vittima dell'aggressione, questa volta, il conducente di un filobus della linea 254, che unisce via Nicolini a piazza Poli di Portici. Giunto a una delle fermate, l'autista ha trovato un'auto parcheggiata e ha così pregato al ragazzo alla guida di spostarsi per consentirgli di svolgere il suo lavoro. Il conducente della vettura si è spostato ma, in tutta risposta, è sceso dall'abitacolo e ha cominciato a minacciare l'autista del filobus, urlandogli "ti spacco la faccia" e provando a mandare in frantumi il finestrino con la fibbia della cintura. Non riuscendoci, il ragazzo si è dapprima scagliato contro il parabrezza e poi contro la porta anteriore del mezzo, il cui vetro è andato in frantumi. Quando sul posto sono arrivate le forze dell'ordine, allertate dal conducente del filobus, l'aggressore è salito in auto ed è scappato.

La vicenda è stata resa nota da Adolfo Vallini, dell'esecutivo provinciale di Usb Lavoro Privato: "Quello che è accaduto stamattina è sicuramente responsabilità della mente malata di un facinoroso. Ma è anche il frutto di un clima esasperato che da giorni incombe sulla partecipata. I continui messaggi carichi di acredine, per il mancato prolungamento dell’orario di apertura delle funicolari il sabato sera, istigano i cittadini napoletani ad assumere pericolosi sentimenti nei confronti dei lavoratori dell’Anm. Le bugie, i sospetti, la faziosità contenute nelle dichiarazioni dell’amministratore unico della società, Nicola Pascale, alimentano disagio sociale e indirizzano ingiustamente le ire dei cittadini napoletani verso i lavoratori dell’Anm vittime, questi ultimi, in ugual misura come gli utenti, dell’incapacità gestionale dimostrata dal management aziendale nel migliorare il servizio pubblico, eliminando i privilegi e gli stipendi d’oro e garantendo un trasporto dignitoso alla città, a cominciare dalle periferie" ha dichiarato.

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